DOMANDE FREQUENTI

Chi è l’Infermiere di Famiglia e Comunità? A chi può rivolgersi una anziano che ha bisogno di cure e assistenza? Ci sono delle differenze tra i servizi socio-sanitari italiani e quelli svizzeri? Facciamo un po’ di chiarezza considerando i territori coinvolti nel progetto REACtion, il Piemonte e il Canton Ticino. 

Domande Frequenti - REACtion

FAQ

Chi è l'Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC)?

L’infermiere di Famiglia e Comunità è un professionista che si occupa di promuovere il benessere e la salute della comunità di riferimento.

A differenza dell’infermiere ospedaliero, l’IFeC opera sul territorio e segue il paziente al domicilio per migliorare la qualità della sua vita con le cure, l’assistenza socio-sanitaria e il supporto di cui necessita.

Garantisce una presenza continuativa e proattiva: oltre ad intervenire sui bisogni di salute della popolazione e dei suoi assistiti è suo compito anche intercettare e prevenire questi bisogni, collaborando con tutte le risorse disponibili all’interno della comunità stessa: famiglie, associazioni di volontariato, parrocchie, relazioni di vicinato.

Ha una preparazione specialistica in ambito clinico-assistenziale e gestionale. Possiede competenze nel campo delle cure primarie, della prevenzione, della sanità pubblica, del care management e monitoraggio della salute, e applica un approccio centrato sul paziente, che richiede empatia e competenze relazionali.

Che cosa fa?

All’interno di uno specifico ambito territoriale e comunitario di riferimento, l’IFeC svolge diversi compiti, tra cui:

  • Valutare i bisogni di salute del paziente
  • Supportare la famiglia e i caregivers
  • Fornire prestazioni sanitarie e socio-sanitarie ai propri assistiti
  • Formulare piani assistenziali personalizzati
  • Somministrare le terapie e monitorare l’aderenza terapeutica
  •  Progettare e integrare strategie assistenziali per evitare il ricovero ospedaliero
  • Diffondere la cultura della prevenzione e della promozione dei corretti stili di vita
  •  Facilitare percorsi di presa in carico e di continuità assistenziale

Per chi lo fa?

L’IFeC è un punto di riferimento per la salute di tutta la popolazione che vive nei contesti urbani e suburbani del territorio di pertinenza. Ha un ruolo chiave, in particolare, nell’assistenza a domicilio di anziani, bambini e adulti non autosufficienti, malati cronici, persone fragili e persone con disabilità, oltre che nell’assistenza socio-sanitaria presso istituti scolastici e residenze assistenziali per adulti non autosufficienti.

Con chi lo fa?

L’IFeC opera in un dialogo costante con tutti i professionisti e le strutture socio-sanitarie che ruotano attorno al paziente: medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, servizi sociali, operatori socio-sanitari e socio-assistenziali, guardia medica, ospedale, ambulatori, Case della Salute. Inoltre, conosce i contesti e di vita quotidiana della persona anziana, come associazioni, gruppi e circoli. Agevola la comunicazione e il raccordo fra tutti gli attori della rete socio-sanitaria per favorire una presa in carico integrata e sinergica delle persone, in un’ottica multiprofessionale.

IFeC, quali sono i riferimenti normativi?

Italia

Introdotta e descritta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2000, la figura dell’IFeC è stata istituita ufficialmente in Italia con il Patto della Salute 2019-2021, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 18 dicembre 2019. Un accordo finanziario e programmatico, di durata triennale, finalizzato a migliorare la qualità dei servizi, la continuità dell’assistenza e l’unitarietà del Servizio Sanitario Nazionale.

Prima di allora, il sistema dell’IFeC era già attivo in alcune ASL di alcune Regioni, come il Friuli-Venezia Giulia e la Toscana, ma senza una chiara definizione del ruolo e soprattutto senza un inquadramento a livello nazionale.

Il 13 maggio 2020 il Decreto Rilancio introduce la figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità per potenziare la presa in carico sul territorio dei soggetti infettati da SARS-CoV-2. Le disposizioni previste dal Decreto diventano effettive due mesi dopo con la promulgazione della Legge 77/2020.

Il 10 settembre 2020 la Conferenza delle Regioni ha approvato le Linee di indirizzo infermiere di famiglia/comunità Ex l. 17 luglio 2020 n. 77, un documento che rende uguale la figura dell’IFeC nei diversi contesti regionali, definendone ruoli, inquadramento contrattuale, formazione. 

Canton Ticino

Nel Canton Ticino (di cui fanno parte i Distretti di Locarno e della Vallemaggia) la figura dell’IFeC è regolata dalla Legge sull’assistenza e cura a domicilio (LACD) del 30 novembre 2010. 

Essa prevede l’istituzione dei Servizi di Assistenza e Cura a Domicilio (SACD), cioè tutte le organizzazioni (pubbliche o private) e gli operatori che offrono prestazioni di assistenza e cura a domicilio. Questo sistema è conosciuto anche con l’acronimo SPITEX, che significa “Spital – externe Hilfe”, “Aiuto al di fuori dall’ospedale”.

All’interno di ogni SACD d’interesse pubblico sono presenti diverse Unità Operative, una per ciascun territorio di intervento. In ogni Unità Operativa è presente una equipe polivalente composta da varie figure, tra cui almeno un infermiere di riferimento.

Chi si occupa dell'anziano che ha bisogno di un supporto domiciliare?

Italia

L’assistenza domiciliare dell’anziano viene coordinata dal Medico di Medicina Generale, che può inoltrare una richiesta alla Centrale operativa delle Cure domiciliari e della Continuità Assistenziale della ASL di appartenenza del paziente per attivare i seguenti servizi, secondo le necessità del caso:

  • l’Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) 
  • il Servizio Infermieristico Domiciliare (SID)
  • l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)

Gli anziani che non necessitano di cure particolari ma che hanno perso l’autosufficienza possono fare richiesta (direttamente o tramite familiari, medici e caregiver) all’Unità di Valutazione Geriatrica (UVG) per ricevere prestazioni sanitarie, sociali e socio-sanitarie di base, che vedono l’integrazione tra i servizi di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) delle ASL e i Servizi di Assistenza Domiciliare (SAD) del Comune di residenza.

Canton Ticino

Nei territori che rientrano nel Distretto diel Locarno e nel Distretto della Vallemaggia l’assistenza e la cura domestiche sono gestite, come in tutta la Svizzera, dal sistema SPITEX. Esistono Spitex pubblici (come ALVAD, partner del progetto REACtion) e Spitex privati. 

Se un anziano necessita di assistenza domiciliare occorre inviare una segnalazione ai capo-equipe dello Spitex. La segnalazione può provenire dai familiari, dal medico di famiglia, da un medico ambulatoriale, dall’ospedale in cui l’utente è ricoverato, da una casa di cura.

A quel punto l’infermiere di riferimento dello Spitex prende in carico il paziente, effettuando una ricognizione di tutte le figure sanitarie e assistenziali di cui la persona necessita. Avvisa il medico curante, gli specialisti che seguono il paziente, valuta le azioni da intraprendere e attiva tutti i vari servizi di appoggio: OSS, assistenti sociali, assistenti di cura, badanti, organizzazioni di volontariato.

I servizi offerti comprendono prestazioni sanitarie e socio-sanitarie, come:

  • Cura e assistenza a domicilio, comprese igiene e vestizione
  • Aiuto domestico, compresi pulizie, spesa e bucato
  • Servizio pasti a domicilio, trasporto e accompagnamento di persone per visite mediche e acquisti
  • Noleggio di mezzi ausiliari (stampelle, inalatori, sedie a rotelle)
  • Assistenza sociale

CONCETTI CHIAVE – ITALIA

Assistenza Domiciliare Integrata - ADI

L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è l’insieme delle prestazioni professionali multidisciplinari (mediche, infermieristiche, riabilitative e assistenziali) destinate a persone che necessitano di una continuità assistenziale e di interventi programmati ripetuti nel tempo, a causa delle loro gravi condizioni di salute. Comprende l’assistenza domiciliare sanitaria, a carico della ASL, e le prestazioni sociali, a carico del Comune.

Viene attivata dal Medico di Medicina Generale per i suoi assistiti, su richiesta del paziente o dei suoi familiari e caregiver.

Assistenza Domiciliare Programmata - ADP

L’Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) è il livello assistenziale di base, che consiste nell’erogazione di prestazioni mediche, infermieristiche e/o riabilitative per un periodo di tempo limitato alla malattia in corso. Si rivolge a tutte quelle persone che non sono in grado di deambulare e di raggiungere gli ambulatori in cui usufruire dei servizi necessari per la loro salute.

Il servizio viene attivato dal Medico di Medicina Generale su richiesta del paziente o dei suoi familiari e caregiver.

Case della Salute

La Casa della salute è una struttura pubblica che eroga servizi polivalenti di natura sanitaria, socio-sanitaria e socio-assistenziale, per offrire al cittadino le cure e l’assistenza che gli ospedali non riescono ad assorbire. 

Aperte 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, Le Case della Salute sono state introdotte dal Ministero della Salute nel 2007 e oggi sono presenti in molte regioni italiane, tra cui il Piemonte. 

Assolvono funzioni infermieristiche, diagnostiche, specialistiche, residenziali, domiciliari e assistenziali, attraverso l’integrazione multidisciplinare di professionisti diversi: medici di medicina generale, medici specialisti nelle principali branche cliniche, pediatri di libera scelta, infermieri, radiologi, ostetrici, fisioterapisti, psicologi, assistenti sociali, OSS. 

Rappresentano un punto di riferimento per le cure primarie e per l’assistenza territoriale. Si rivolgono in maniera trasversale sia al paziente cronico, sia al paziente acuto, sia al complesso dei cittadini e della comunità, promuovendo specifici programmi di prevenzione ed educazione alla salute.

All’interno della Casa della Salute svolge un ruolo di integrazione e coordinamento l’Infermiere Case Manager (ICM), che, oltre a erogare le prestazioni infermieristiche si occupa di predisporre i percorsi di cura, prendere in carico il paziente cronico e assicurargli la continuità assistenziale.

Servizio Infermieristico Domiciliare - SID

Il Servizio Infermieristico Domiciliare (SID) include prestazioni esclusivamente  infermieristiche, come medicazioni, prelievi, cateterismi, gestione delle stomie e terapie iniettive. Viene erogato dalla ASL e si rivolge a pazienti che non possono raggiungere l’ambulatorio.

Viene attivato dal Medico di Medicina Generale su richiesta del paziente o dei suoi familiari e caregiver.

Servizio di Assistenza Domiciliare - SAD

Il Servizio di Assistenza Domiciliare risponde ad un bisogno socio-assistenziale della persona non autosufficiente e a rischio di emarginazione.

Prevede prestazioni di aiuto che riguardano l’igiene e la cura della persona, il disbrigo di commissioni e pratiche burocratiche, l’accompagnamento alle visite mediche e, in generale, il sostegno in tutte le attività della vita quotidiana.

A differenza dell’ADI, si attiva inoltrando un’apposita richiesta all’Ufficio Servizi Sociali del Comune in cui risiede il beneficiario.

Il costo del servizio è determinato sulla base della dichiarazione ISEE presentata dall’interessato.

Unità di Valutazione Geriatrica - UVG

L’Unità di Valutazione Geriatrica è una commissione multidisciplinare della ASL che ha il ruolo di fare una valutazione globale dell’anziano fragile,individuando i suoi bisogni e predisponendo il progetto di interventi socio-sanitari più adeguati per il singolo caso.

Alla UVG spetta anche il compito di certificare la non autosufficienza dell’anziano e di autorizzare il suo accesso ai servizi residenziali, semi-residenziali e domiciliari.

Piano di Assistenza Individuale - PAI

Il Piano di Assistenza Individuale è il programma di interventi rivolti alla persona non autosufficiente.

Viene elaborato dall’equipe multidisciplinare che ha preso in carico l’anziano, a partire dalla valutazione redatta dall’UVG. Contiene le azioni previste, le figure professionali coinvolte, le prestazioni necessarie, la frequenza e la durata degli interventi, il monitoraggio dei risultati.

Può essere residenziale, semi-residenziale o domiciliare, secondo quanto previsto dal progetto dell’UVG.

CONCETTI CHIAVE – SVIZZERA

Servizi di Assistenza e Cura a Domicilio - SACD

I Servizi di Assistenza e Cura a Domicilio (SACD) comprendono tutte le organizzazioni pubbliche e private e gli operatori indipendenti che offrono prestazioni di assistenza e cura a domicilio. Questo sistema è conosciuto anche con l’acronimo SPITEX, che significa “Spital – externe Hilfe”, “Aiuto al di fuori dall’ospedale”.

All’interno di ogni SACD d’interesse pubblico sono presenti diverse Unità Operative, una per ciascun territorio di intervento. In ogni Unità Operativa è presente una equipe polivalente composta da varie figure, tra cui almeno un infermiere di riferimento.

I SACD possono essere attivati direttamente dal cittadino o dai suoi familiari e caregiver rivolgendosi allo Spitex di riferimento.

Servizi d'appoggio

Servizi di natura socio-assistenziale, riconosciuti ai sensi della Legge sull’assistenza e cura a domicilio (LACD), che hanno un ruolo fondamentale nel favorire la permanenza dell’anziano al domicilio e migliorare la qualità della sua vita.

Si occupano, ad esempio, del trasporto e accompagnamento di persone anziane che non riescono a spostarsi in autonomia, dei pasti a domicilio, di supporto organizzativo e finanziario alle famiglie, di aiuto nelle attività domestiche (pulizie, spesa, vestizione) dell’organizzazione di attività ricreative e socializzanti per anziani non autosufficienti.

Questi servizi vengono attivati, in genere, dallo Spitex che ha preso in carico l’anziano, su segnalazione del Medico di Medicina Generale, dei familiari, di un medico ambulatoriale, di una casa di cura o di un ospedale.

 

Contatti

Per contattare i referenti di progetto, puoi inviare una mail a reaction.project@uniupo.it

Operazione co-finanziata dall’Unione europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, dallo Stato Italiano, dalla Confederazione elvetica e dai Cantoni nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera