Riferimento Bibliografico

Chang L, Weiner LS, Hartman SJ, Horvath S, Jeste D, Mischel PS, Kado DM. Breast cancer treatment and its effects on aging. J Geriatr Oncol. 2019 Mar;10(2):346-355. doi: 10.1016/j.jgo.2018.07.010. Epub 2018 Aug 2. PMID: 30078714; PMCID: PMC7062379.

In sintesi

Questa review della letteratura scientifica riporta le evidenze emergenti sul rapporto tra le pazienti che sono sopravvissute al tumore al seno e delle condizioni correlate all’invecchiamento. La diagnosi precoce, la radioterapia, le chemioterapie citotossiche e le terapie molecolari mirate hanno allungato di molto la vita delle pazienti con tumore al seno; tuttavia, recenti evidenze fanno pensare che questi trattamenti abbiano degli effetti sulla salute a lungo termine delle sopravvissute, probabilmente per la loro azione sulle cellule non tumorali.

La review si divide in due parti e riporta evidenze sia a livello clinico sia a livello molecolare. sulla correlazione tra trattamenti del cancro e invecchiamento precoce.

Il contesto e il punto di partenza

Il tumore al seno è la neoplasia più diffusa nelle donne a livello mondiale. Grazie alle tecniche di diagnosi precoce e ai progressi nelle terapie le pazienti con tumore al seno sopravvivono molto più a lungo (il tasso di sopravvivenza a 5 anni, infatti, è aumentato dal 75% nel 1976 al 91% nel 2017). Tuttavia un aumento dell’aspettativa di vita potrebbe voler dire anche un maggiore rischio di manifestare le caratteristiche di un invecchiamento accelerato, con conseguenze sulla salute delle pazienti. Ciò presumibilmente è dovuto agli effetti delle terapie e dei trattamenti adiuvanti sulle cellule non cancerose.

I risultati ottenuti

Per quanto riguarda le evidenze cliniche, gli aspetti della salute delle pazienti che sembrano essere più influenzati dai trattamenti per il cancro sono:

  • Invecchiamento riproduttivo accelerato. Le donne, anche di giovane età, che si sottopongono a trattamenti per il cancro al seno, vanno incontro ad amenorrea irreversibile, infertilità e menopausa precoce. Questo può avere delle conseguenze importanti sulla salute: uno studio, infatti, suggerisce che una capacità riproduttiva più lunga si assocerebbe a maggiore longevità.
  • Salute cardiopolmonare compromessa. Alcuni studi suggeriscono che le pazienti sottoposte ai trattamenti per il tumore al seno invecchierebbero più rapidamente da un punto di vista cardiorespiratorio. Questo potrebbe derivare dall’effetto tossico che hanno le chemioterapie adiuvanti sulle cellule dell’apparato cardiovascolare. Inoltre, l’uso della terapia adiuvante con degli specifici farmaci detti inibitori dell’aromatasi, diminuendo la densità ossea, aumenta il rischio di fratture e osteoporosi. La chemioterapia infine può causare dolore neuropatico, che può essere molto debilitante, specie nelle pazienti più anziane.
  • Declino cognitivo. È uno dei sintomi più comuni tra le pazienti con tumore al seno; il danneggiamento delle funzioni cognitive può perdurare anche 20 anni dopo il trattamento. Dal momento che il declino cognitivo è legato all’invecchiamento anche in persone che non hanno avuto esperienza di tumore al seno, ci sono studi con risultati contrastanti sul rapporto tra trattamenti, invecchiamento e declino cognitivo. Il declino cognitivo nelle pazienti con cancro al seno, infatti, non segue un corso uniforme ma deriverebbe da una complessa interazione tra età, presenza di altre malattie, trattamenti chemioterapici e il cancro stesso.

Complessivamente tutte queste evidenze indicano che i trattamenti per il tumore al seno sono associati con disfunzioni fisiche, transitorie o permanenti, e un fenotipo di invecchiamento accelerato.

Per quanto riguarda i meccanismi molecolari che hanno un ruolo attivo nell’invecchiamento, e che sono coinvolti anche nel cancro, o nelle terapie del cancro, sono stati considerati:

  • Il logoramento dei telomeri. È uno dei tratti distintivi dell’invecchiamento cellulare. Nelle pazienti con tumore al seno, le terapie hanno degli effetti sulla lunghezza dei telomeri, contribuendo all’accelerazione dell’invecchiamento;
  • Metabolismo cellulare. Diversi studi hanno evidenziato il legame tra invecchiamento cellulare e disfunzioni nei mitocondri e nelle vie di segnalazione metabolica delle cellule. Allo stesso modo il metabolismo mitocondriale sembra avere un ruolo nella progressione del cancro;
  • Instabilità del genoma. È un segno distintivo sia dell’invecchiamento che del cancro: molti trattamenti chemioterapici contribuiscono all’instabilità del genoma, in quanto generano danni al DNA;
  • Alterazioni epigenetiche. Potrebbero contribuire all’invecchiamento cellulare e potrebbero essere maggiori nelle pazienti che hanno avuto un tumore al seno;
  • Senescenza cellulare. La via di segnalazione interna alla cellula che induce la senescenza cellulare, attivata normalmente quando una cellula ha dei danni al DNA, è una via chiave anche nella progressione del cancro: nelle cellule cancerose, infatti, risulta deregolata. Alcuni trattamenti chemioterapici sono indirizzati proprio verso questa via. Tuttavia, essi colpiscono anche le cellule normali, e non è chiaro che tipo di effetti collaterali potrebbero dare: presumibilmente potrebbero accelerare il processo di invecchiamento.

Limiti dello studio

Si tratta di una review della letteratura, e i limiti principali risiedono proprio nel fatto che gli effetti a lungo termine dei trattamenti per il tumore al seno sono studiati da poco tempo, per cui è difficile stabilire delle precise relazioni causali e dei meccanismi molecolari che correlano cancro, terapie e invecchiamento accelerato.

Quali le prospettive

Proseguendo gli studi in questa direzione, si potranno migliorare i protocolli terapeutici delle pazienti con tumore al seno, in modo da mitigare gli effetti delle terapie sull’invecchiamento.

Photo by Sam Moqadam on Unsplash


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