L’ipogonadismo è una condizione caratterizzata dalla ridotta produzione dell’ormone sessuale maschile, il testosterone. Si tratta di una condizione poco nota che colpisce moltissimi uomini oltre i 40 anni di età: gli studi stimano che ne siano colpiti da 7 a 49 su 100, in particolar modo i più anziani.

Le cause che portano ad una carenza di testosterone sono numerose e prima tra tutti è l’età; infatti con l’avanzare degli anni la capacità del testicolo di produrre testosterone si riduce per diversi motivi fisiologici (ossia non dovuti a patologie). Altre cause possibili sono:

  • il fumo di sigaretta
  • l’abuso di alcol
  • l’abuso di caffè
  • un forte stress psicologico
  • attività fisica importante
  • sovrappeso ed obesità
  • malattie croniche comuni come diabete mellito, ipertensione, sindrome delle apnee del sonno, colesterolo alto
  • patologie della prostata come l’ipertrofia prostatica benigna

Inoltre i livelli di testosterone sono solitamente bassi in uomini che soffrono di patologie gravi (che interessano cuore, polmoni, fegato…), o che stanno seguendo terapie pesanti come la chemioterapia, la radioterapia o la dialisi.

Sintomi

Nella maggior parte dei casi gli uomini che soffrono di carenza di testosterone non presentano nessun disturbo, in alcuni casi invece possono avere sintomi più o meno specifici. Quando presenti, i sintomi dell’ipogonadismo iniziano generalmente in modo insidioso e progrediscono lentamente nel tempo, tanto che i pazienti non riescono a riferire in modo preciso il momento in cui sono iniziati. Per di più, purtroppo, la maggioranza degli uomini aspetta molto tempo prima di rivolgersi al medico, per pudore oppure nella speranza che i sintomi siano passeggeri e svaniscano da soli.

I sintomi cosiddetti specifici riguardano la funzione sessuale, tra i più tipici troviamo

  1. il calo della libido, ovvero la riduzione del desiderio sessuale
  2. la disfunzione erettile, cioè l’incapacità di raggiungere oppure di mantenere l’erezione, che porta all’incapacità di avere rapporti
  3. la riduzione del numero di erezioni spontanee notturne e mattutine

Più raramente i pazienti con ridotto testosterone possono lamentare anche vampate di calore (simili a quelle riferite dalle donne in menopausa), riduzione della crescita dei peli e della barba, crescita del seno.

I sintomi aspecifici sono generici e spesso possono essere erroneamente attribuiti ad altri problemi di salute. Alcuni esempi sono la sensazione di mancanza di energie e di vitalità, una ridotta forza muscolare e la conseguente ridotta capacità di fare sforzi fisici. Inoltre possono essere presenti umore depresso ed irritabile, difficoltà a concentrarsi e difficoltà nella memoria, sonno disturbato ed insonnia.

Bassi livelli di testosterone comportano anche dei rischi per la salute come una maggiore probabilità di avere delle malattie cardiovascolari, di sviluppare l’osteoporosi e, più in generale, di arrivare ad una condizione di fragilità.

Diagnosi

Il medico esegue una visita completa per valutare le condizioni di salute generali, dopo di che valuta i diversi sintomi indagando quando siano iniziati e come si siano modificati nel tempo. Esistono anche di diversi questionari ufficiali e riconosciuti, utili a valutare la gravità dei sintomi. Se il quadro così delineato pone il sospetto di ipogonadismo è consigliabile rivolgersi allo specialista endocrinologo che valuterà esami del sangue specifici. Vengono eseguiti almeno due prelievi al mattino a digiuno, ma potrebbero essere necessari ulteriori esami di approfondimento.

Trattamenti

Se viene effettivamente rilevato un deficit di testosterone si valutano i vantaggi e gli svantaggi di una terapia mirata, che consiste nella somministrazione del testosterone stesso. Per gli uomini obesi è consigliabile, prima di iniziare la terapia, tentare con una dieta dimagrante poiché si è osservato che con la perdita di peso i sintomi tendono a migliorare.

Il testosterone può essere assunto tramite un gel da spalmare sulla pelle oppure tramite una puntura che si esegue una volta ogni 3 mesi circa. I risultati si vedono dopo almeno 2-3 mesi di terapia e riguardano in primo luogo i sintomi della sfera sessuale; inoltre possono associarsi altri vantaggi come un miglioramento della salute dell’osso e dello stato di benessere generale.

Come tutti i farmaci, però, anche la terapia con testosterone può causare degli effetti collaterali, per cui è sempre necessario seguire delle visite di controllo. Verranno valutati periodicamente i sintomi, gli esami del sangue e la salute della prostata, tramite il dosaggio del PSA nel sangue e tramite visite urologiche.


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