Malattia renale cronica (MRC) o nefropatia cronica è il termine utilizzato per indicare un gruppo eterogeneo di disturbi caratterizzati dalla presenza di danno renale o diminuzione della funzione renale per tre o più mesi, indipendentemente dalla causa. Questo criterio temporale è necessario per distinguere la malattia renale cronica dalla malattia renale acuta.

Quando i reni sono danneggiati i liquidi in eccesso non vengono eliminati e si creano scompensi negli elettroliti; il pH del sangue diventa acido; alcune scorie prodotte dal metabolismo (come urea, creatinina, acido urico) e altre sostanze dannose non vengono filtrate e rimangono nel corpo. Inoltre tra le funzioni del rene c’è anche la produzione di alcuni ormoni (renina, eritropoietina, prostaglandine) coinvolti nella regolazione della pressione arteriosa, nella produzione dei globuli rossi, nella regolazione del calcio. Il progressivo danno al rene coinvolge tutte queste funzioni, causando numerosi problemi di salute.

Tra le conseguenze che la malattia renale cronica può avere sulla salute ci sono:

  • Anemia
  • Aumento della frequenza delle infezioni
  • Bassi livelli di calcio, alti livelli di potassio e alti livelli di fosforo nel sangue
  • Gotta
  • Patologie cardiovascolari (insufficienza cardiaca)
  • Depressione o ridotta qualità della vita

 

La malattia renale cronica attraversa diverse fasi, le prime delle quali sono quasi asintomatiche, fatta eccezione per i valori alterati della creatinina. La malattia renale cronica può progredire fino all’insufficienza renale: con “end-stage renal disease” (ESRD) si intende la malattia renale cronica quando in fase finale può essere trattata solo con dialisi o trapianto renale.

La  malattia renale cronica è attualmente considerata un modello di invecchiamento precoce e fragilità: diversi studi hanno dimostrato che i pazienti MRC sono biologicamente “più vecchi” dei soggetti sani con marcati effetti sulla senescenza vascolare, immunologica e cognitiva.

Cause

Le due cause più comuni della malattia renale cronica sono il diabete e l’ipertensione, tuttavia anche da altre malattie possono causare la MRC: glomerulonefriti, malattie ereditarie, malattie autoimmuni, malformazioni, infezioni ricorrenti e malattie ostruttive delle vie urinarie. L’aumentato rischio di sviluppare MRC inoltre può dipendere anche da altri fattori come l’obesità, il fumo, l’aumento dell’età e diete iperproteiche.

Sintomi

La MRC è di solito asintomatica nelle sue fasi iniziali e i sintomi compaiono nelle fasi più avanzate in associazione alla progressiva perdita della funzione renale.

I sintomi possono comprendere minzione notturna, affaticamento, nausea, prurito, spasmi e crampi muscolari, perdita di sensibilità, stato confusionale, affanno e colorazione della cute giallo-bruna.

Le principali complicanze comprendono disturbi dell’equilibrio dei fluidi e degli elettroliti (edemi, l’iperpotassiemia, l’acidosi metabolica e l’iperfosfatemia), e anomalie legate a disfunzioni ormonali e sistemiche (perdita dell’appetito, nausea, vomito, stanchezza, ipertensione, anemia, malnutrizione, iperlipidemia, insonnia, difficoltà di concentrazione).

Diagnosi

La diagnosi viene effettuata attraverso:

  • anamnesi ed esame obiettivo,
  •  valutazione della funzione renale,
  • esame urine e del sedimento urinario,
  • ecografia dei reni.

I test sierologici e la biopsia renale sono utili se la valutazione non invasiva non è sufficiente.

Terapia

Se la malattia renale cronica ha una causa reversibile (per esempio nelle nefropatie ostruttive) è necessario eliminarla. Tuttavia la malattia renale cronica è una malattia progressiva e il danno spesso procede indipendentemente dalla causa che lo ha determinato.  Il danno renale però può essere rallentato: per esempio, il controllo dei livelli di zucchero (glucosio) nel sangue e dell’ipertensione arteriosa nei soggetti affetti da diabete rallenta notevolmente il deterioramento della funzionalità renale.

Per rallentare la progressione della malattia renale cronica e prevenire le complicazioni, nelle prime fasi è necessario seguire un regime alimentare specifico (per compensare gli squilibri di elettroliti, controllare l’acidosi e l’iperlipidemia) e uno stile di vita sano. La terapia farmacologica può essere necessaria per trattare le complicanze o le patologie che ne sono la causa (anemia, squilibri elettrolitici, ipertensione e diabete).

Quando i trattamenti per la malattia renale cronica non sono più efficaci, le uniche alternative a lungo termine sono la dialisi e il trapianto di rene. Entrambe le opzioni riducono i sintomi e prolungano la vita.

Bibliografia

 

A cura di: Guido Merlotti e Vincenzo Cantaluppi

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