La prima volta che entrano in scena Grace e Frankie, le due protagoniste che danno il nome alla serie TV che per sette stagioni ha fatto ridere e appassionare il pubblico di Netflix, sono in un ristorante. Chiacchierano aspettano i loro mariti, rispettivamente Robert e Sol, e tutto sembra procedere su binari consolidati. I mariti sono soci da vent’anni in uno studio di avvocati divorzisti e le mogli, ridendo, si confidano che, durante il pranzo, si aspettano un annuncio. Così accade, solo che l’annuncio non è quello che né Grace né Frankie si aspettavano o desideravano, perché Sol e Robert hanno deciso di voler divorziare dalle rispettive mogli e hanno convocato questo pranzo per annunciare che si sono innamorati l’uno dell’altro e intendono sposarsi.
La serie TV parte così da un deragliamento improvviso: ci sono due coppie eterosessuali che hanno vissuto una vita insieme e che hanno visto i loro figli crescere e improvvisamente, dopo i 70 anni, tutto cambia drasticamente. Per gli ex mariti, ora promessi sposi, si apre una nuova e divertente fase della vita da trascorrere insieme, mentre per le ex mogli rimane il compito di reagire come meglio possono alla notizia e di gestire la nuova situazione.
Le prime puntate sono un esilarante tentativo, di barcamenarsi in questo cambiamento, affrontando rabbia, carte di credito bloccate, case da occupare, frustrazioni e sbigottimento, ma anche, per Grace e Frankie, la straordinaria opportunità di trovare, l’una nell’altra, una spalla e una nuova amicizia. Le due donne infatti si accorgono di comprendersi molto bene e, nonostante le differenze evidenti di carattere e inclinazioni, scopriranno ben presto di volersi sostenere, vivendo insieme e condividendo il percorso accidentato verso la loro nuova realtà.
Tra una battuta e l’altra, sono numerosi i momenti in cui ci si interroga sul significato dell’invecchiare, come quando Grace decide di tornare a lavorare nell’azienda che aveva fondato e lasciato alla figlia e scopre che semplicemente non c’è più posto per lei. Ne esce amareggiata, e con il dubbio di essere diventata, come le dice la figlia “meno rilevante”. Tuttavia, quel senso di disappunto si dissolve, almeno momentaneamente, in modo leggero e divertente quando, sentendosi ignorate da un commesso, Grace e Frankie rubano un pacchetto di sigarette scherzando sul fatto che “se sono diventata invisibile, non possono vedermi”.
Un altro tema ricorrente riguarda la necessità di abbandonare le nostre rigidità, sedimentate e cristallizzate nel tempo, per adottare una posizione più flessibile di fronte ai cambiamenti imposti dalla vita. Per Grace e Frankie questo significa in primo luogo accettare di condividere la casa al mare – a suo tempo acquistata in multiproprietà dalle due coppie – e adattarsi l’una alle attività e al carattere dell’altra, anche se non potrebbero essere più diverse, a partire dall’aspetto estremamente curato e decisamente snob di Grace, che si contrappone alle pratiche e alla vita da hippie di Frankie. È proprio qui che il messaggio positivo della serie si fa sentire forte, evidenziando la capacità dei personaggi principali di amarsi e, tutto sommato, capirsi, oltre alla lezione che nella vita non è mai troppo tardi per un nuovo inizio.
In sottofondo, soprattutto nella prima stagione ma anche oltre, si avverte una riflessione calma ma implacabile sul lungo matrimonio che, tutto sommato, sembrava felice e stabile che finisce per infrangersi su un imprevedibile e impensabile scherzo del destino.

Perché vederlo

Al di là di tutte le riflessioni sull’invecchiare, sulle relazioni umane, sul matrimonio, sulle idiosincrasie di ciascuno di noi che diventano rigidità con il passare del tempo, Grace e Frankie è una serie TV che vale la pena di guardare perché fa ridere. Piena di ironia, battute felici, tempi riusciti da intrattenimento di buona qualità, soprattutto senza pretese educative né cadute nel didascalico. Vede protagonisti alcuni attori di lungo corso, che abbiamo amato in altre serie o altri film, tra cui chiaramente Jane Fonda, ma anche Lily Tomlin (per dirne una, interprete in quella serie capolavoro che è The West Wing), Sam Waterston (che ha recitato in molte pellicole di Woody Allen ed è stato a lungo volto di Law and Order) e Martin Sheen (che ci aveva abituati a un piglio ben più drammatico e severo nella sua interpretazione del Presidente degli Stati Uniti in The West Wing): ritrovarli la rende una serie fresca ma allo stesso tempo rassicurante, che poi è quello che si chiede a un buon intrattenimento.
Inoltre, il modo in cui la serie ci mette di fronte ad alcuni temi che invitano a riflettere non è un demerito, ma un vero pregio per chi abbia voglia, oltre che di intrattenersi, ma anche osservare altri affrontare questioni che potrebbero essere al centro delle proprie elucubrazioni: le proprie rigidità, il rimpianto o la sua assenza, l’importanza da dare ai beni materiali, e soprattutto, il cambiamento.

Informazioni utili

Grace e Frankie (titolo originale Grace and Frankie)
Serie TV in 7 stagioni, 94 episodi, 25-30 minuti a episodio
Cast: Jane Fonda, Lily Tomlin, Sam Waterston, Martin Sheen, Brooklyn Decker, June Diane Raphael, Ethan Embry, Baron Vaughn.
In onda a partire dal 2015 fino al 2022
Produzione Netflix, disponibile su Netflix

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