Efficienza lavorativa e stile di vita

Avete mai pensato che il vostro stile di vita potesse influire sul vostro rendimento lavorativo? Se lo sono chiesto gli autori dell’articolo in calce, pubblicando un’interessante panoramica della letteratura in merito.

In breve, si afferma che un cattivo stato di salute, correlato al sovrappeso, all’abitudine al fumo, alla sedentarietà o ai disturbi del sonno, è legato non solo a costi connessi alla cura stessa della persona, ma anche a risvolti economici correlati al lavoro, dovuti a disabilità temporanee o permanenti, nonché all’assenteismo. Quest’ultimo, in passato, era principalmente causato dai infortuni, malattie temporanee come l’influenza stagionale o il prendersi cura di un parente malato (si pensi alla legge 104/92 o all’accudimento dei disabili). Altre condizioni di salute connesse allo stile di vita, sembrano ora esserne la principale causa, rallentando i ritmi lavorativi e aumentando le sindromi da indennizzo da infortuni e malattie. Il primo fattore di rischio è sicuramente l’elevato BMI, dal sovrappeso all’obesità, co-protagonista nelle patologie cardiovascolari e respiratorie, neurologiche e metaboliche, sia acute che croniche, sia nelle patologie muscolo-scheletriche (es: lombalgia) che sembrano essere una delle principali cause di perdita di produttività, in termini di giorni lavorativi persi.

Un altro esempio è il fumo, il cui costo economico è quasi diviso a metà tra cura della salute del lavoratore ed il suo ridotto rendimento, per aumento degli infortuni sul lavoro, nonché a causa delle “pause sigaretta“.

È bene notare che l’aderenza a programmi di attività fisica, 1 o ancora meglio 2 volte alla settimana, ha dimostrato invece un aumento della produttività misurabile con minor giorni di malattia.

La dipendenza da alcol e droghe e le sofferenze psichiche, come ansia e depressione, sono altrettanto correlate ad assenteismo e rallentamento della produttività, esattamente come la mancanza di sonno (<7-8 ore), che, come è facile immaginare, predispone ad una maggiore probabilità anche di infortuni.

Alcune ricerche hanno dimostrato che il cambiamento di queste abitudini, ha effetti misurabili sullo stato di salute e sull’aumento della produttività generale, con un notevole risparmio economico globale.

In definitiva, la medicina dello stile di vita e il wellness aziendale, hanno gli stessi obiettivi: ridurre i fattori di rischio, aumentare lo stato di salute fisica e mentale e, allo stesso tempo, migliorare il rendimento della persona lavoratrice.

Un motivo in più per investire sulla prevenzione?

A cura di Agatino Sanguedolce

Fonte

Burton WN, Edington DW, Schultz AB. Lifestyle Medicine and Worker Productivity. Am J Lifestyle Med. 2020 Aug 19;15(2):136-139. doi: 10.1177/1559827620948008. eCollection 2021 Mar-Apr.

 

 

 

 


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