Declino cognitivo, 13 passi per prevenirlo

Un cervello in salute è il primo elemento per una vita più lunga e più soddisfacente. Eppure, in una società che invecchia sempre di più, il declino cognitivo è costantemente in agguato: con il passare degli anni, infatti, si ha un progressivo peggioramento delle funzioni cognitive, che può anche portare all’insorgenza di malattie neurodegenerative, altamente impattanti sulla qualità della vita delle persone.

Quando si tratta di queste patologie, i trattamenti efficaci a disposizione dei clinici non sono molti: la prevenzione è quindi fondamentale e l’assistenza primaria svolge in questo un ruolo centrale.  Il declino cognitivo in età avanzata, infatti, non è inevitabile: mantenere a lungo la salute del cervello è possibile, identificando e minimizzando i fattori di rischio modificabili per l’insorgenza delle malattie neurodegenerative. La chiave di volta si trova nella promozione, da parte dei professionisti sanitari, di stili di vita corretti, che possano avere un’azione protettiva sulla salute delle persone a lungo termine.

A questo scopo l’American Heart Association (AHA) ha pubblicato una dichiarazione scientifica in cui fornisce ai professionisti sanitari un riepilogo aggiornato della valutazione e successiva modifica dei fattori di rischio che coinvolgono la salute del cervello e prevengono il deterioramento cognitivo: sono in tutto 13 e si sommano ai 7 già considerati centrali per il mantenimento della salute cardiovascolare.

Nel 2017 l’ AHA aveva definito il concetto di prevenzione riassumendo i principi dei Life’s Simple 7, sette obiettivi di stile di vita da perseguire per una salute cardiovascolare ideale: gestire la pressione sanguigna, monitorare i livelli di colesterolo, ridurre la glicemia, aumentare l’attività fisica, mangiare meglio, perdere peso e non fumare. Tuttavia, dati recenti riportano che l’ipertensione, il diabete e il fumo nell’età adulta e nella mezza età aumentano le probabilità di declino cognitivo nella mezza età e accelerano il declino cognitivo nell’età avanzata.

Pertanto, la nuova dichiarazione scientifica dell’associazione suggerisce che i professionisti della salute, specie quelli dell’assistenza primaria, considerino anche i fattori di rischio che hanno un ruolo nel declino cognitivo. In particolare questi sono:

  • Depressione
  • Isolamento sociale
  • Uso eccessivo di alcol
  • Disturbi del sonno
  • Minore istruzione
  • Perdita dell’udito.

In conclusione, l’AHA vede nell’assistenza primaria il nodo centrale in cui dirigere gli sforzi per il mantenimento della salute a lungo termine: un approccio di questo tipo può fornire, infatti, un’assistenza coordinata e completa che promuove i principi di Life’s Simple 7 di AHA come guida non solo per la salute di cuore e cervello, ma per il benessere generale.

Fonte

Lazar RM, Howard VJ, Kernan WN, Aparicio HJ, Levine DA, Viera AJ, Jordan LC, Nyenhuis DL, Possin KL, Sorond FA, White CL; American Heart Association Stroke Council. A Primary Care Agenda for Brain Health: A Scientific Statement From the American Heart Association. Stroke. 2021 Mar 15:STR0000000000000367. doi: 10.1161/STR.0000000000000367. Epub ahead of print. PMID: 33719523.


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