Riferimento bibliografico

Tinetti ME, Costello DM, Naik AD, Davenport C, Hernandez-Bigos K, Van Liew JR, Esterson J, Kiwak E, Dindo L – Outcome Goals and Health Care Preferences of Older Adults With Multiple Chronic Conditions – JAMA Netw Open. 2021 Mar 1;4(3):e211271. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2021.1271. PMID: 33760091; PMCID: PMC7991967.

In sintesi

Questo studio ha mostrato che gli obiettivi e le preferenze di assistenza sanitaria dei pazienti anziani con polipatologia cronica sono in generale realistiche e applicabili nel processo decisionale clinico. Si tratta di obiettivi che privilegiano le relazioni sociali, il benessere o una maggiore produttività.

Contesto e punto di partenza

Il processo decisionale clinico è molto complesso nel caso di pazienti anziani con molteplici co-morbilità. Gli studi clinici spesso escludono questa tipologia di pazienti; inoltre, le linee guida generalmente riguardano una specifica condizione e la loro applicazione può diventare complicata, se non dannosa, in persone con più problemi di salute. Di fronte ai limiti delle evidenze scientifiche diventa ancora più importante tenere conto degli obiettivi e delle preferenze soggettive, che spesso sono differenti rispetto a persone di più giovane età. A tal fine è stato sviluppato e testato il Patient Priorities Care (PPC), un processo strutturato in cui i pazienti lavorano con un operatore sanitario per identificare gli obiettivi di salute che desiderano raggiungere sulla base di ciò che conta di più per loro e di ciò che sono disposti (o non disposti) a fare per raggiungere quegli obiettivi (cioè, le loro preferenze di assistenza sanitaria). I medici utilizzano quindi i risultati di queste discussioni facilitate per allineare le loro decisioni e le cure alle priorità dei pazienti.

Le caratteristiche dello studio

10 medici di base nel Connecticut hanno invitato i loro pazienti a partecipare allo studio PPC (Patient Priority Care) durante una visita di routine. Sono stati inclusi: soggetti di età maggiore a 65 anni, in grado di comprendere l’inglese, con polipatologia cronica (affetti da almeno tre malattie croniche) e che fossero clinicamente fragili (assunzione di almeno 10 farmaci o valutazione da almeno 2 specialisti o esecuzione di almeno 2 accessi in pronto soccorso o di almeno un ricovero ospedaliero nell’anno precedente). I criteri di esclusione includevano: demenza avanzata, dialisi, residenza in casa di cura o indicazione a palliazione. Hanno partecipato 163 su 236 pazienti potenzialmente eligibili.

I partecipanti sono stati sottoposti a un’intervista finalizzata ad identificarne:

  • i valori (cosa realmente conta per il soggetto);
  • fino a 3 obiettivi di salute;
  • la presenza di eventuali problemi di salute/sintomi interferenti con il conseguimento degli obiettivi prefissati;
  • eventuali pratiche mediche ritenute potenzialmente utili e tollerabili al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati
  • eventuali pratiche mediche ritenute non necessarie e mal tollerate.

I risultati ottenuti

Gli obiettivi terapeutici di più comune riscontro sono stati:

  1. Condividere attività con la famiglia e gli amici, come: pranzare insieme, visitare o giocare con i nipoti
  2. Andare a fare acquisti.
  3. Essere in grado di praticare esercizio fisico (andare in palestra, ballare o fare sport, ad es: golf, nuoto, yoga, Tai Chi).
  4. Essere indipendenti o capaci di svolgere attività come cucinare, guidare, salire le scale o camminare.

Gli ostacoli più comunemente menzionati nel raggiungimento di questi obiettivi sono stati dolore, stanchezza, mancanza di energia o insonnia, alterazioni dell’equilibrio/andatura, presenza di dispnea e vertigini.

Le attività di assistenza sanitaria più comunemente ritenute utili sono state:

  1. Le cure primarie e specialistiche, inclusa la riabilitazione.
  2. L’assunzione di almeno un farmaco in cronico
  3. L’adesione a un regime dietetico.
  4. Il monitoraggio della glicemia (nei pazienti diabetici).

Le attività di assistenza sanitaria più comunemente ritenute sgradevoli sono state: l’eccessivo numero di visite mediche specialistiche, l’eccessivo numero di farmaci e quello degli interventi chirurgici proposti, in particolare delle procedure ortopediche, che sono ritenuti indesiderati.

In generale, i farmaci ritenuti maggiormente utili sono quelli assunti allo scopo di controllare i sintomi (es. antidolorifici, sonniferi, inalanti respiratori). Al contrario, i farmaci assunti in cronico più comunemente ritenuti sgradevoli sono stati le statine, gli antidepressivi, l’insulina e altri farmaci che aiutano a prevenire le condizioni patologiche.

I limiti dello studio

Il campione di riferimento proveniva da una popolazione omogenea di pazienti con polipatologia cronica; perciò, i risultati ottenuti potrebbero non essere applicabili ad altre popolazioni. L’identificazione delle priorità in diversi gruppi è essenziale. Per questo motivo, futuri lavori avranno bisogno di campioni più ampi provenienti da popolazioni diverse.

Quali le novità

Il presente studio fornisce importanti informazioni circa le priorità percepite da soggetti anziani; riconoscere tali priorità permette di personalizzare il processo di scelta terapeutica. Un approccio sistematico basato sulla identificazione delle priorità del paziente potrebbe garantire un miglioramento della sua presa in carico e una riduzione dei rischi connessi ad approcci diagnostico-terapeutici inutili e potenzialmente dannosi.

A cura di Francesco Murano


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