Riferimento bibliografico

Vinci G, Davì F, Pellegrino T, Fusco R, Cordaro M, Di Paola R. Main Dietary Patterns for Healthy Aging and Well-Being. Nutrients. 2025 Jun 16;17(12):2009. doi: 10.3390/nu17122009. PMID: 40573120; PMCID: PMC12196176.

 

In sintesi

L’obiettivo di questo articolo è di esplorare i principali modelli alimentari salutari associati all’invecchiamento sano e al benessere dell’individuo, concentrando l’attenzione su alcune molecole bioattive che possono avere un ruolo positivo.

 

Il contesto e il punto di partenza

Attualmente, le innovazioni nella tecnologia, nella medicina e nella biomedicina hanno permesso agli esseri umani di aumentare la propria aspettativa di vita: il 9% della popolazione europea ha più di 65 anni e si prevede che questa percentuale raggiungerà il 25% entro l’anno 2050. Questi risultati non sono casuali. Le popolazioni europee sono riconosciute per seguire alcune diete composte da alimenti che promuovono l’invecchiamento sano e il benessere degli individui; tra queste diete vi sono la dieta mediterranea, la dieta a base vegetale e la dieta nordica.

Con l’avanzare dell’età i tassi di mortalità e morbilità aumentano progressivamente. Tra le condizioni comuni che colpiscono gli anziani sono incluse menomazioni sensoriali come la perdita dell’udito e della vista, malattie cardiovascolari, diabete mellito, depressione, demenza, sarcopenia (riduzione della massa muscolare), broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Queste malattie condividono diversi fattori di rischio. Tra i principali vi è una dieta non salutare e il conseguente sovrappeso, obesità e sindrome metabolica. Vi sono alcune prove che indicano come alcuni elementi della dieta, quali il contenuto energetico totale e la composizione in macronutrienti, svolgano ruoli significativi nel modulare il processo di invecchiamento e la longevità, così come nello sviluppo di malattie legate all’età.

L’invecchiamento è definito come un processo progressivo associato a una riduzione delle funzioni e a un aumento del rischio di mortalità, che può manifestarsi in forma sia patologica sia fisiologica.
Il termine “invecchiamento patologico” si riferisce alla presenza di alterazioni dell’invecchiamento causate da diversi fattori esterni, tra cui il cancro, le malattie degenerative delle articolazioni, il diabete, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, le patologie cardiovascolari e cerebrovascolari, i disturbi del sistema nervoso centrale e il declino delle funzioni di vari organi.
López-Otín et al. hanno descritto nove caratteristiche cellulari e molecolari considerate indicatori fondamentali dell’invecchiamento e ritenute responsabili dell’avvio del processo stesso, delineando così il percorso dell’invecchiamento fisiologico. Questi includono: accorciamento dei telomeri, instabilità del DNA, disfunzione mitocondriale, senescenza cellulare, esaurimento delle cellule staminali, deregolazione della percezione dei nutrienti, perdita della proteostasi, modificazioni epigenetiche e alterata comunicazione intercellulare.
Tuttavia, è erroneo considerare l’invecchiamento solo come un processo negativo; esiste infatti anche il concetto di “invecchiamento sano”, definito come il processo attraverso cui si sviluppano e si mantengono le capacità funzionali che promuovono il benessere nelle fasi avanzate della vita. Nonostante i significativi progressi compiuti in ambito scientifico, tecnologico, sanitario e medico abbiano permesso alle persone anziane di vivere più a lungo rispetto alle generazioni precedenti, vivere più a lungo non è necessariamente sinonimo di vivere in modo più sano.

Sebbene i fattori genetici abbiano un’influenza rilevante sull’invecchiamento, numerose evidenze indicano che anche i fattori ambientali e legati allo stile di vita — come una cattiva alimentazione — svolgono un ruolo chiave. Ad esempio, l’impatto del “cibo spazzatura” sulla salute individuale dimostra quanto sia centrale seguire una dieta sana. Il termine “cibo spazzatura” si riferisce a tutti gli alimenti con alti livelli di grassi idrogenati, elevati contenuti di zuccheri e bassi livelli di fibre. I principali rappresentanti del cibo spazzatura sono i prodotti tipici da fast food e quelli industriali ultra-processati. Alcuni esempi di questi alimenti includono caramelle, patatine, biscotti, gomme da masticare, hamburger, hot dog, gelati, succhi, bibite (in particolare le bevande gassate zuccherate) e molti dolci confezionati.
Uno dei principali fattori che influenzano la qualità della vita e che può contribuire all’accelerazione del processo di invecchiamento è il consumo prolungato di questi alimenti, associato a uno stile di vita sedentario.

 

Le caratteristiche dello studio

Questo studio analizza i benefici per la salute di tre principali modelli alimentari — la dieta mediterranea, quella a base vegetale e la dieta nordica. La ricerca è stata condotta utilizzando tre principali banche dati: PubMed, Google Scholar e Scopus, selezionando studi pubblicati tra il 2019 e il 2025, al fine di includere esclusivamente risultati aggiornati.
È stata adottata una strategia di ricerca strutturata, combinando vocabolario controllato e parole chiave libere come “invecchiamento”, “invecchiamento sano” e “modello alimentare” e “invecchiamento sano/effetto antiossidante“. Questi termini sono stati associati a parole chiave specifiche relative alle diete in esame (per esempio “olio d’oliva e disfunzione mitocondriale” oppure “effetti antiossidanti degli agrumi”).

I criteri di inclusione degli studi selezionati sono stati i seguenti:

  1. Pubblicazioni in lingua inglese, sottoposte a revisione paritaria;
  2. Ricerche condotte in vitro, in vivo o su soggetti umani;
  3. Un chiaro focus sull’invecchiamento o sulle conseguenze sanitarie legate all’età.

La selezione si è basata sugli alimenti comuni alle tre diete analizzate. Da un primo insieme di circa 17.000 articoli, molti sono stati esclusi perché trattavano alimenti non pertinenti o non rientravano nell’intervallo temporale specificato, riducendo il numero a 1.000 studi. Successivamente, altri 800 articoli sono stati eliminati attraverso un ulteriore processo di screening.

 

I risultati ottenuti

Sulla base di queste caratteristiche, alcune diete tradizionali che hanno radici culturali profonde sono state associate all’invecchiamento sano. In tal senso, tre modelli alimentari sono stati individuati per le loro potenzialità: la dieta mediterranea, la dieta a base vegetale e la dieta nordica.

  • DIETA MEDITERRANEA

La dieta mediterranea (DM), diffusa in paesi come Grecia, Italia e Spagna è una delle strategie alimentari che ha ricevuto particolare attenzione in questo contesto. La DM è fortemente legata alle tradizionali regioni olivicole del Mediterraneo ed è da tempo associata a un’elevata aspettativa di vita e a bassi tassi di malattie croniche. Questa dieta si caratterizza principalmente per un consumo basso o moderato di pollame, pesce, carne rossa e vino (in quantità contenute). Allo stesso tempo, prevede un elevato apporto di alimenti di origine vegetale, come frutta, verdura, pane e altri cereali (in genere integrali), patate, legumi e frutta a guscio e olio di oliva.
L’area mediterranea è nota per ricevere una quantità significativa di luce solare; di conseguenza, molti dei frutti caratteristici della regione, come l’uva e le olive, hanno sviluppato diversi composti — come i fenoli — che proteggono contro i danni ossidativi causati dallo stress derivante da un’esposizione prolungata ai raggi UV. A questo proposito, l’olio d’oliva è un componente importante della dieta mediterranea grazie ai suoi composti bioattivi, in particolare i fenoli (come l’idrossitirosolo, il tirosolo, l’oleocantale e l’oleuropeina). Sebbene rappresentino una piccola parte della sua composizione, questi composti sono fondamentali per le loro proprietà biologiche, antinfiammatorie e antiossidanti, che agiscono su complessi meccanismi molecolari per modulare le risposte infiammatorie da stress ossidativo, rallentando così i processi di invecchiamento cellulare. Secondo studi recenti, l’idrossitirosolo è in grado di attraversare le membrane cellulari, proteggendo il tessuto cerebrale e contrastando malattie come l’Alzheimer. Le sue proprietà antiossidanti contribuiscono a prevenire i danni al DNA e la perossidazione lipidica.

  • DIETA PLANT BASED

Un modello alimentare che condivide alcuni alimenti con la dieta mediterranea è il modello alimentare a base vegetale.
Le piante e i loro componenti, come vitamine, flavonoidi e carotenoidi, sono noti per il loro potenziale antiossidante, che può contribuire alla prevenzione e al trattamento delle malattie croniche causate dalle specie reattive dell’ossigeno.Inoltre, è stato dimostrato che aumentare il consumo di alimenti di origine vegetale rappresenta uno dei principali cambiamenti nello stile di vita utile per prevenire le malattie legate all’invecchiamento e per mantenere una buona salute generale. Numerosi studi hanno inoltre evidenziato un’associazione favorevole tra le diete a base vegetale e il successo nell’invecchiamento sano.

  • DIETA NORDICA

L’ultimo modello alimentare proposto è la dieta nordica. Come per gli esempi precedenti, questa dieta è caratterizzata da alimenti con profili nutrizionali positivi. Naturalmente, questo tipo di dieta si basa principalmente sulle risorse tipiche delle regioni settentrionali; ad esempio, in queste zone prosperano alimenti vegetali come bacche, cavoli, mele, pere, ortaggi da radice, avena, cereali integrali e segale. Queste aree presentano anche lunghe coste, che forniscono una ricca fonte di pesce.

 

I limiti dello studio

Le principali limitazioni riscontrate durante la ricerca bibliografica riguardano la scarsità di studi recenti su altri tipi di alimenti e i loro effetti sui segni caratteristici dell’invecchiamento. Molti di questi segni rimangono infatti poco investigati, e questa rappresenta la principale limitazione della revisione stessa.

 

Quali le novità

Questa revisione mira a valutare i risultati delle ricerche scientifiche recenti (tra il 2019 e il 2025) riguardanti le capacità antiossidanti e anti-invecchiamento di alcuni alimenti presenti in tre diete riconosciute per i loro effetti benefici sull’organismo. Esistono relativamente poche revisioni attuali che si concentrano sui meccanismi legati all’invecchiamento e all’alimentazione, il che ha fornito lo spunto per il presente lavoro.

 

Quali le prospettiva

La proporzione di individui anziani continua a crescere, un cambiamento è associato a un maggiore carico di malattie e a costi più elevati, che rende necessaria l’attuazione di politiche preventive basate su evidenze scientifiche e di iniziative sanitarie che promuovano l’invecchiamento sano. I modelli alimentari salutari con potenziali proprietà anti-invecchiamento sono fondamentali per prevenire l’insorgenza di malattie croniche e per sostenere un processo di invecchiamento sano.

 

A cura di Chiara D’Angeli


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