Riferimenti Bibliografici

Palmer RM. The Acute Care for Elders Unit Model of Care. Geriatrics (Basel). 2018 Sep 11;3(3):59. doi: 10.3390/geriatrics3030059 .

Fox, M. T., Persaud, M., Maimets, I., O’Brien, K., Brooks, D., Tregunno, D., & Schraa, E. (2012). Effectiveness of acute geriatric unit care using acute care for elders components: A systematic review and meta‐analysis. Journal of the American Geriatrics Society, 60(12), 2237-2245.

In sintesi

Il modello Acute Care for Elders (ACE) è un modello innovativo di presa in carico degli anziani disegnato per prevenire la disabilità e la perdita di indipendenza nelle attività di vita quotidiana associate al ricovero ospedaliero in seguito ad evento acuto. Gli esiti di salute sono miglior grazie all’applicazione di quattro elementi chiave multidimensionali: cure centrate sulla persona assistita erogate da infermieri in collaborazione con il team interdisciplinare, un ambiente fisico disegnato per promuovere la salute e la funzionalità fisica della persona assistita, la revisione delle prescrizioni mediche per assicurare la qualità del piano terapeutico e il governo clinico, un piano di dimissione precocemente definito all’inizio del ricovero stabilito dal team interdisciplinare.

Il contesto e il punto di partenza

Il modello inizialmente sviluppato si basava sul concetto di sindrome disfunzionale che successivamente è stata meglio definita come disabilità associata al ricovero e prevedeva la predisposizione al declino funzionale degli anziani per via delle compromesse capacità omeostatiche e alla compresenza di molteplici patologie croniche. Le persone anziane presentano caratteristiche di salute legate all’età come la perdita di massa muscolare, di forza, equilibrio e altre disabilità cognitiva. Queste condizioni possono avere effetti molto peggiorativi della salute della persona assistita una volta ricoverata. Tuttavia, molte conseguenze dannose possono essere prevenute come ad esempio le cadute e le fratture ad esse correlate, il delirium e le infezioni correlate a cateterismo urinario.

Prove di efficacia

Il ricovero ospedaliero può generare una serie di complicanze quali spersonalizzazione e rischio di declino funzionale che culmina con la disabilità o disfunzionalità (temporanea o permanente) della persona assistita. Tutti questi fattori sono fortemente influenzati dalla presenza di un ambiente ostile, malnutrizione, immobilità o ridotta funzionalità fisica e altri elementi. Il modello ACE mitiga gli effetti negativi dell’istituzionalizzazione poiché agisce neutralizzando i potenziali effetti negativi dell’immobilità grazie ad un ambiente che consente al paziente una maggiore mobilità e autonomia nelle attività di vita quotidiana e self-care, favorendo anche la socializzazione.

In una revisione con metanalisi, Fox ha evidenziato che l’introduzione di una unità ACE impatta riducendo le cadute e il delirium, il declino funzionale alla dimissione, riduce la durata della degenza e il numero di dimissioni in casa di riposo favorendo quelle verso il domicilio, diminuisce i costi.

Quali limiti

Nel contesto italiano, i principali limiti possono essere rappresentati dai limiti strutturali a carico di alcune aziende sanitarie. Un altro aspetto critico può sostanziarsi nell’investimento economico iniziale. Avendo appreso le basi del modello, è necessaria una valutazione caso per caso della soluzione migliore da adottare per un’implementazione efficace ma nel rispetto delle risorse disponibili. Riguardo al modello adottato, accanto alle modifiche ambientali, c’è il cambiamento culturale indotto dal passaggio dal modello di cura multidisciplinare a quello interdisciplinare. Attraverso la formazione e un approccio graduale, questi aspetti possono essere governati.

Quali le prospettive: il progetto ACE ad Alessandria

In questi mesi è stato tracciato il percorso per l’implementazione di una ACE Unit presso l’Azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria. Il progetto, che vede coinvolti tutti i principali stakeholder, è stato disegnato con l’intento di fornire ai cittadini un punto di riferimento di eccellenza per la presa in carico delle persone assistite che necessitano di un ricovero ospedaliero in seguito ad evento acuto. Questo modello, soprattutto la sua caratteristica interdisciplinare, può essere trasferito anche in contesti differenti da quello geriatrico e dal contesto ospedaliero.

A cura di Daiana Campani

Per ulteriori approfondimenti contattare l’autore all’indirizzo daiana.campani@uniupo.it

 


Iscriviti alla Newsletter

* Richiesti

Scegli la newsletter

Consenso all’utilizzo dei datiAging Project userà le informazioni che fornisci al solo scopo di inviarti la newsletter richiesta.

Puoi annullare l'iscrizione in qualsiasi momento cliccando sul link che trovi nel footer dell'email. Per informazioni sulla Privacy Policy clicca qui.

Cliccando su "Acconsenti", accetti anche che le tue informazioni saiano trasferite a Mailchimp per l'elaborazione. Ulteriori informazioni sulle privacy di Mailchimp qui