Riferimento bibliografico
Rahn DD, Richter HE, Sung VW, Hynan LS, Pruszynski JE. Effects of preoperative intravaginal estrogen on pelvic floor disorder symptoms in postmenopausal women with pelvic organ prolapse. Am J Obstet Gynecol. 2023 Sep;229(3):309.e1-309.e10. doi: 10.1016/j.ajog.2023.05.023. Epub 2023 May 25. PMID: 37244454; PMCID: PMC10683373.
In sintesi
L’articolo analizza l’efficacia del trattamento topico con creme vaginali a base di estrogeni in donne in postmenopausa affette da prolasso degli organi pelvici con l’obbiettivo di determinare i benefici del trattamento sui sintomi associati a disturbi del pavimento pelvico, in particolare incontinenza urinaria, disfunzione sessuale e sintomi di atrofia vaginale.
Il contesto e il punto di partenza
Nell’età postmenopausale, il prolasso degli organi pelvici è una condizione clinica frequente, spesso associata a un corredo di sintomatologie che spesso possono causare grande discomfort nelle pazienti. Il trattamento di prima linea per la sindrome genitourinaria della menopausa ad oggi è quello topico con creme vaginali estrogeniche. Tuttavia, in pazienti che dovranno essere sottoposte a un intervento correttivo di prolasso, è effettivamente un valore aggiunto?
Le caratteristiche dello studio
Lo studio è un’analisi ancillare di un trial clinico randomizzato in doppio cieco (“Investigation to Minimize Prolapse Recurrence Of the Vagina using Estrogen” (IMPROVE)). Le partecipanti erano donne in postmenopausa con prolasso almeno di stadio 2, da sottoporre ad intervento correttivo chirurgico transvaginale. Sono state assegnate in modo casuale a ricevere crema vaginale a base di estrogeni o placebo, da applicare per almeno cinque settimane prima dell’intervento e due volte a settimana per un anno nel periodo postoperatorio.
I risultati ottenuti
Su 199 partecipanti, 191 hanno completato sia la valutazione iniziale che quella preoperatoria. I risultati principali includono:
- Incontinenza urinaria: modesti miglioramenti nei sintomi di incontinenza urinaria da sforzo (SUI) e da urgenza (UUI) sono stati osservati nel gruppo trattato con estrogeni rispetto al placebo, ma senza significatività statistica.
- Funzione sessuale: nessuna differenza significativa nella frequenza di dispareunia o nei punteggi relativi alla funzione sessuale.
- Atrofia vaginale: sebbene i segni obiettivi di atrofia (valutati tramite la scala di valutazione clinica) siano migliorati significativamente nel gruppo estrogenico, i sintomi soggettivi non hanno mostrato miglioramenti significativi rispetto al placebo.
Limiti dello studio
Fra i limiti dello studio abbiamo certamente quello della durata del trattamento. Il trattamento preoperatorio, infatti, è stato in media di 7 settimane, non è pertanto possibile escludere che un trattamento di durata maggiore avrebbe potuto dare risultati statisticamente significativi.
Altro limite osservato è che, sebbene tutte le pazienti avessero un prolasso sintomatico, il 50% di queste non aveva i sintomi dell’atrofia vaginale, pertanto non si potevano osservare miglioramenti in questa sottopopolazione.
Infine, la potenza statistica è ridotta in quanto il campione non è particolarmente esteso.
Quale la novità?
La novità di questo studio è stata proprio quella di applicare un trattamento ampiamente diffuso in una casistica altamente specifica, ovvero il preoperatorio.
Quali le prospettive?
Le prospettive di questo studio sono varie: seppur non vi siano differenze statisticamente significative sui sintomi si può osservare come il trattamento topico con estrogeni può essere considerato per migliorare la qualità del tessuto vaginale in vista di interventi chirurgici. Se invece, l’obiettivo fosse strettamente quello di alleviare il sintomo, con i dati attuali e con i dati di questo studio il trattamento sarebbe da sconsigliare per evitare una spesa superflua alla paziente in quanto a oggi non vi siano differenze fra il gruppo trattato con il placebo e il gruppo trattato con estrogeni.
A cura di Martina Magugliani