Dal 12 al 18 maggio 2025 si è celebrata in tutto il mondo la Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo di Sale, promossa dal network WASSH (World Action on Salt & Health), un’associazione attiva in oltre 100 Paesi, nata nel 2005, con il supporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’obiettivo è chiaro: sensibilizzare la popolazione sui rischi per la salute legati all’eccessivo consumo di sodio, un problema spesso sottovalutato ma che rappresenta uno dei principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari, renali e cerebrovascolari.
Questa settimana rappresenta un’occasione importante per riflettere sulle nostre abitudini quotidiane e per imparare a scegliere con più consapevolezza. Infatti, in Italia, come in molti altri paesi, il consumo medio di sale resta ben al di sopra delle raccomandazioni internazionali, nonostante l’attenzione crescente verso un’alimentazione sana.
Il network WASSH, in questo contesto, si è posto un traguardo: migliorare la salute pubblica attraverso una graduale riduzione del consumo di sale, fino a raggiungere meno di 5 grammi al giorno (pari a circa 2 grammi di sodio), come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Gli effetti dell’eccessivo consumo di sale
Ridurre il quantitativo di sale nella propria dieta è fondamentale poiché un’assunzione eccessiva ha diversi effetti negativi sul nostro organismo:
- favorisce l’aumento della pressione arteriosa, principale fattore di rischio per malattie cardiovascolari e cerebrovascolari come infarto e ictus
- è associata a tumori dello stomaco
- è associata alla osteoporosi e alle malattie renali
Il tema del 2025: “It’s time to swap out the salt!”
Il messaggio scelto per l’edizione 2025 è un invito a “sostituire il sale“, rivolto non solo ai cittadini, ma anche a Governi e industrie alimentari.
WASSH esorta i decisori politici ad adottare (o rafforzare) normative volte a ridurre la quantità di sale nei cibi trasformati e a promuovere scelte alimentari più consapevoli.
Anche i cittadini sono chiamati a fare la propria parte, limitando il sale aggiunto in cucina e a tavola, e prestando attenzione al cosiddetto “sale nascosto” presente in alimenti comuni come pane, formaggi, salumi, piatti pronti e snack.
Quanto sale consumiamo?
Nel 2021, secondo le stime OMS, il consumo medio globale di sale era di circa 12 grammi al giorno per gli uomini e 10 grammi per le donne — il doppio rispetto alla soglia raccomandata. Questo eccesso è responsabile, ogni anno, di circa 2 milioni di decessi per cause cardiovascolari.
In Italia, grazie al supporto del Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità monitora periodicamente il consumo di sale nella popolazione adulta (Progetto CUORE – Health Examination Survey).
I dati preliminari 2023-2024 (su 12 Regioni) indicano che l’assunzione media giornaliera è di:
- 9,3 grammi negli uomini
- 7,2 grammi nelle donne
Valori stabili rispetto al 2018–2019, ma in calo di circa il 12% rispetto al periodo 2008–2012. Tuttavia, solo il 10% degli uomini e il 24% delle donne consuma meno di 5 grammi di sale al giorno, come raccomandato.
Cosa possiamo fare?
La riduzione del consumo di sale è una priorità di salute pubblica globale. L’OMS, nel suo Piano d’Azione Globale per la prevenzione delle malattie croniche (esteso fino al 2030), ha fissato l’obiettivo di ridurre del 30% l’assunzione media di sale entro il 2025 (rispetto al 2010).
In Italia, diverse iniziative vanno in questa direzione:
- Il programma “Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari” (DPCM 4 maggio 2007), che include accordi con le associazioni di produttori per ridurre il contenuto di sale in numerosi alimenti;
- Il Piano Nazionale della Prevenzione, che promuove corretti stili di vita in ambito regionale.
5 azioni quotidiane per usare meno sale
Secondo WASSH, ogni cittadino può contribuire alla propria salute e a quella collettiva seguendo 5 semplici accorgimenti:
- Usa erbe aromatiche, spezie, aglio, limone o peperoncino per insaporire i piatti al posto del sale
- Scola e risciacqua verdure e legumi in scatola, e consuma più frutta e verdura fresca
- Controlla le etichette nutrizionali e scegli prodotti con meno sodio
- Riduci gradualmente il sale nelle preparazioni, per abituare il palato a sapori meno salati
- Evita di mettere sale e salse salate in tavola, per educare anche i più piccoli a non abusarne
In conclusione
Ridurre il consumo di sale non significa rinunciare al gusto, ma imparare a riscoprire i sapori naturali degli alimenti e adottare scelte consapevoli. La Settimana mondiale rappresenta un’occasione per riflettere, informarsi e cambiare abitudini per vivere meglio e più a lungo.
Fonti
Istituto Superiore di Sanità. Meno sale, Più salute. Progetto CUORE.
Ministero della Salute. 12-18 maggio 2025, Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale. May 2025