Riferimento bibliografico

Wong RT, Cafferky BM, Alejandro JP. Chronic disease and elder mistreatment: A meta-analysis. Int J Geriatr Psychiatry. 2022 Jan;37(1). doi: 10.1002/gps.5640.

 

In sintesi

L’abuso sull’anziano può avere natura fisica, emotiva, sessuale, finanziaria, di neglect o integrata. Lo studio che presentiamo vuole indagare se le patologie croniche tipiche dell’età avanzata, come le malattie neurologiche, cardiologiche, endocrine o di altra natura, possano associarsi ad un rischio più elevato per l’anziano di subire abusi. I risultati mettono in luce come la patologia neurologica presenti un rischio associato maggiore, in particolare in termini di abuso emotivo (Wong, Cafferky, & Alejandro, 2022).

 

Il contesto e il punto di partenza

L’invecchiamento della popolazione mondiale è motivo di preoccupazione, in quanto gli over 65 raggiungeranno il miliardo e mezzo di soggetti entro il 2050. Progressivamente si assisterà dunque ad un aumento naturale delle necessità di assistenza, ad un avanzamento delle patologie croniche e dunque del rischio che cresca anche il fenomeno dell’abuso rivolto alla persona anziana.

Con abuso sull’anziano ci si riferisce in realtà ad un’ampia gamma di possibili maltrattamenti, che vanno dalla violenza fisica, a quella, emotiva, sessuale, finanziaria, al neglect, sino al self-neglect.

L’ “Elder Mistreatment” è definito dal National Research Council della United States National Academies of Sciences, Engineering and Medicine come ogni azione intenzionale che causi danno o rischio elevato ad un soggetto anziano vulnerabile, perpetrato da un caregiver o altra persona che abbia una relazione di fiducia con quest’ultimo; si annovera come abuso anche la mancanza di risposta ai bisogni fondamentali dell’anziano o mancata protezione da rischi, da parte del caregiver.

Il soggetto maggiormente a rischio viene identificato come molto anziano, tendenzialmente socialmente isolato, e più spesso di sesso femminile. Gli anziani con un basso grado di supporto sociale hanno probabilità triplicate di subire qualsiasi forma di maltrattamento, come riportato dagli anziani stessi. Le vittime femminili sono più inclini a essere abusate da familiari, figli o coniugi, mentre il 34,3% delle vittime maschili sono maltrattate da estranei o conoscenti, con una prevalenza elevata di violenze che avvengono direttamente in casa (89,3%).
Da una comparazione tra Paesi, si denota una prevalenza netta in Svezia (30,8%), Spagna (29,3%), Cina (28,8%), ma molti possono essere i fattori che influenzano questa statistica, tra cui anche le componenti culturali. Purtroppo, le prospettive portano ad ipotizzare ad oggi almeno 330 milioni di vittime di abuso.

Gli anziani affetti da malattie croniche provocano un incremento dell’ l’utilizzo dei servizi sanitari, specialmente in considerazione del pensionamento di una consistente parte della generazione del baby boom. L’aumento degli anziani con patologie quali diabete, malattie cardiovascolari e neurologiche potrebbe comportare una maggiore responsabilità quotidiana per i caregiver/familiari. Purtroppo, la ricerca evidenzia una stretta associazione tra l’assunzione di maggiori responsabilità di cura e l’aumento del rischio di maltrattamenti.

 

Le caratteristiche dello studio

Gli studi inclusi in questa analisi sono stati pubblicati dal 1950 al 2019, condotti su un campione di adulti anziani (definiti come individui oltre i 55 anni), redatti in lingua inglese e contenenti dati quantitativi relativi alle malattie croniche potenzialmente correlate all’insorgenza di maltrattamenti e/o negligenza nei confronti degli anziani (fisici, emotivi, finanziari, sessuali, negligenza o auto-negligenza).

Partendo da 39.381 studi, l’analisi ha selezionato 247 articoli, di cui 48 presentano dati sostanziali sulle patologie croniche oggetto di studio.
I dati raccolti provengono da diverse parti del globo, tra cui USA, Cina, Hong Kong, Malesia, Canada, Brasile, Turchia e altri Stati, tra cui anche l’Italia.

 

I risultati ottenuti

Il campione analizzato ha compreso quasi 391.000 soggetti, rivelando come le malattie neurologiche, le malattie endocrine, le malattie cardiache e altre patologie croniche siano tutte significativamente associate ai maltrattamenti nell’anziano. La malattia neurologica ha in particolare un’associazione significativamente più forte con i maltrattamenti rispetto ad altre categorie, in particolare nella forma di abuso emotivo.

 

Quale la novità e le prospettive

Lo scopo di questo studio meta-analitico era misurare la relazione tra malattie croniche e violenza sull’anziano, evidenziando come le malattie croniche associate al maltrattamento siano principalmente malattie endocrine, malattie cardiache, e soprattutto malattie neurologiche.

La ragione per cui le malattie neurologiche conducono ad un aumentato rischio di essere abusati risiede nell’aumentata dipendenza del paziente, che può far percepire al caregiver che il soggetto sia diventato un peso. Inoltre, quando i sintomi delle malattie neurologiche peggiorano, gli anziani hanno più problemi di salute, difficoltà cognitive e dipendono maggiormente dal proprio caro, in particolare i soggetti più vulnerabili, malati e fisicamente più deboli.

La differenza tra malattie neurologiche e altre malattie croniche può essere spiegata con la teoria dell’apprendimento dell’impotenza, cioè il senso di sopraffazione che colpisce la persona cui viene diagnostica una condizione che colpisce il cervello. Teorie precedenti suggeriscono che gli anziani rinuncino a mettere in atto comportamenti autoprotettivi, poiché si sentono impotenti e senza speranza riguardo alla propria condizione, quindi potrebbero essere meno inclini a cercare di modificare le proprie abitudini; l’insorgenza dei sintomi coincide inoltre con una diminuita sensazione di controllo sull’ambiente e maggiore grado di dipendenza da terzi.

In conclusione, lo studio di Wong è la prima meta-analisi volta ad esplorare i legami tra malattie croniche e diverse forme di vittimizzazione degli anziani. Lo studio ha stabilito punti di riferimento per specifiche malattie, confrontando quattro categorie generali di patologie (malattie endocrine, malattie cardiache, malattie neurologiche e altre malattie croniche) con il maltrattamento degli anziani e ha fornito una classificazione della dimensione e dell’impatto di questi fattori di rischio.
Sicuramente questo studio offre informazioni e spunti di riflessione utili per caregiver, medici e operatori sanitari durante lo svolgimento di attività lavorative o di assistenza dedicate alle persone affette da malattie croniche.

I risultati della meta-analisi forniscono un importante supporto clinico per la popolazione anziana, poiché le malattie neurologiche presentano un’associazione significativamente più forte con il maltrattamento degli anziani rispetto ad altre malattie croniche.
I suggerimenti per la pratica clinica stimolano l’implementazione di politiche di supporto per anziani fragili, in particolar modo se soli, attraverso la presenza di figure domiciliari che controllino routinariamente le condizioni cliniche del paziente. Gli autori suggeriscono anche la presenza di servizi di counseling e aiuto per la famiglia.

 

A cura di Chiara Gallione

 

Vocabolario

Neglect: l’incuria consiste nel non fornire o rifiutare cibo, medicine, assistenza personale o di venire incontro ad altre necessità; comprende anche abbandono. La trascuratezza che si traduce in un danno fisico o psicologico è considerata un abuso. (MSD, 2024)

 


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