Pillole di scienza
Assistenza ospedaliera
Lo studio di Herlo et al. (2024) analizza la relazione tra microbiota intestinale e cancro del colon-retto (CRC) attraverso una revisione sistematica con meta-analisi. I risultati evidenziano modifiche significative nella composizione microbica dei pazienti con CRC, caratterizzate da riduzione di batteri benefici e incremento di specie associate a disbiosi, infiammazione e progressione tumorale (tra cui Fusobacterium nucleatum e Bacteroides fragilis).
Una ricerca multicohorte ha evidenziato un legame tra obesità e invecchiamento cellulare, con aumento del rischio di 45 malattie legate ai meccanismi dell’età biologica. I risultati rafforzano l’ipotesi che ridurre l’obesità possa rallentare l’invecchiamento.
La vaccinazione antinfluenzale riduce il rischio di infezione, la mortalità e i costi sanitari diretti e indiretti, incluse le assenze dal lavoro. Lo studio condotto in Catalogna conferma l’importanza della vaccinazione come strategia efficace per la salute pubblica
Lo studio SMARRT ha testato un intervento personalizzato multidominio per anziani con fattori di rischio di demenza. I risultati mostrano miglioramenti cognitivi, riduzione dei rischi e maggiore qualità di vita. La strategia promette nuove prospettive per la prevenzione dell’AD.
Uno studio su anziani ricoverati in case di cura mostra che la malnutrizione, misurata tramite MNA-SF e circonferenza del polpaccio, aumenta il rischio di ospedalizzazione e mortalità. Identificare precocemente la malnutrizione può migliorare gli esiti di salute.
Il mix diidrogeno-PQQ, assunto per sei settimane, migliora fattori neurotrofici, metabolismo cerebrale e orientamento mentale in anziani con Mild Cognitive Impairment. Lo studio suggerisce la combinazione come promettente intervento nutrizionale per rallentare il declino cognitivo.
Uno studio dimostra che combinare indice nutrizionale e livelli di sodio migliora la previsione del rischio di mortalità nei pazienti con insufficienza cardiaca. La gestione integrata di nutrizione e sodio potrebbe ottimizzare la sopravvivenza.
Un recente studio esplora l’impatto del particolato e di altri inquinanti sulla disabilità fisica degli anziani, rilevando che esposizioni a lungo termine a certi inquinanti, come il particolato grossolano, aumentano il rischio di limitazioni funzionali.
Lo studio ADAPT mostra che la teleassistenza palliativa, tramite supporto di infermieri e assistenti sociali, migliora significativamente la qualità di vita e riduce sintomi di ansia e depressione nei pazienti con malattie croniche avanzate come BPCO e HF.
Il cambiamento climatico colpisce gravemente gli anziani, aumentando mortalità e rischi per la salute, come problemi cardiovascolari e respiratori. Gli studi mostrano differenze di genere e la necessità di strategie preventive per proteggere questa popolazione vulnerabile
Un tuffo dove il cervello è più blu: locus coeruleus e invecchiamento cognitivo
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L’enfisema polmonare da deficit di Alfa-1-Antitripsina
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