Teorie dell'invecchiamento
Filosofia
L’ageismo nell’IA non è soltanto un problema tecnico, ma qualcosa che si dipana a livello di relazioni interpersonali, di discorsi e di immaginario, di progettazione e di politiche. Pertanto si tratta di un’area di studi che dovrebbe coinvolgere in modo collaborativo gerontologi, sociologi, filosofi, avvocati, eticisti, medici, informatici, data scientist e ingegneri.
Per Simone Pollo, professore associato di filosofia morale della Sapienza Università di Roma, il processo di invecchiamento è qualcosa di inedito nella storia dell’umanità: non solo rappresenta una sfida per la medicina e le scienze della vita, ma anche una condizione che va completamente ripensata.
Intervista al Professor Matteo Morganti sulla natura fisica e filosofica del tempo, ma soprattutto sul suo rapporto con l’invecchiamento.
Pillole di scienza Qualità del sonno e invecchiamento cerebrale: ruolo dell’infiammazione sistemica e conseguenze per il declino cognitivo
Una scarsa qualità del sonno accelera l’invecchiamento cerebrale aumentando il Brain Age Gap. Lo studio mostra che l’infiammazione sistemica media parte di questo effetto. Il sonno emerge come un fattore modificabile per ridurre declino cognitivo e rischio di demenza.
Aromaterapia inalata: un soffio di sollievo per la mente?
La meta-analisi mostra che l’aromaterapia inalata può migliorare le funzioni cognitive nei pazienti con deterioramento, aumentando i punteggi MMSE e MoCA e riducendo l’omocisteina. Un approccio naturale e promettente, sebbene servano studi più solidi.
Promuovere l’invecchiamento sano: il ruolo di sedentarietà, attività fisica leggera e sonno
Uno studio su oltre 45.000 infermiere mostra che ridurre la sedentarietà, soprattutto le ore davanti alla TV, e aumentare l’attività fisica leggera favorisce un invecchiamento sano attivo. Anche piccoli cambiamenti quotidiani migliorano la salute dopo i 70 anni.



