La ginecomastia è un ingrandimento del seno nell’uomo dovuto allo sviluppo delle ghiandole mammarie. Può essere facilmente confusa con l’adipomastia, che è invece un aumento del volume delle mammelle dovuto all’accumulo di tessuto adiposo.

La ginecomastia vera ha numerose cause che riconducono tutte a uno squilibrio ormonale tra estrogeni e androgeni, tra cui il principale è il testosterone. Una delle cause più comuni della ginecomastia è il semplice invecchiamento: in questo caso si parla di ginecomastia senile. Infatti con l’avanzare dell’età si ha una minore produzione di androgeni e modificazioni nel metabolismo degli ormoni sessuali. 

Negli uomini obesi spesso si ha una forma mista detta gineco-lipomastia in cui si verifica sia un accumulo di grasso sia uno sviluppo del tessuto mammario ghiandolare per alterazioni degli ormoni sessuali. 

Numerosi farmaci di uso comune possono causare ginecomastia, come quelli utilizzati per

  • l’ipertrofia prostatica benigna (finasteride, dutasteride)
  • l’ipertensione (spironolattone)
  • la sindrome depressiva (SSRI inibitori del reuptake della serotonina, antidepressivi triciclici)
  • la nausea (metoclopramide, domperidone)
  • l’infezione da HIV
  • il tumore della prostata
  • patologie cardiache (digossina)

 

Anche l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti come marijuana e cannabis possono causare ginecomastia. 

Più raramente la ginecomastia può essere segno di una malattia sottostante come malattie croniche di fegato o reni, ipotiroidismo o ipertiroidismo, iperprolattinemia, ipogonadismo primario o secondario, tumore del testicolo o del surrene. 

Infine è possibile un ruolo degli interferenti endocrini, cioè sostanze che assumiamo tramite cibi, acqua, integratori alimentari o prodotti erboristici. Alcuni esempi sono creme o prodotti d’erboristeria che contengono derivati degli estrogeni o sostanze che interferiscono con gli ormoni sessuali, alimenti ricchi di fitoestrogeni come la soia o il trifoglio rosso.

Si deve porre particolare attenzione a distinguere la ginecomastia, una condizione benigna, da una seria patologia, ovvero il tumore della mammella dell’uomo. Si tratta di un evento molto raro, che colpisce circa 1 uomo ogni 100.000 all’anno, soprattutto nelle famiglie che hanno altri componenti affetti da questa patologia. 

Per una corretta diagnosi il medico esegue una valutazione delle mammelle e un esame obiettivo generale e completo, alla ricerca di segni di alterazioni ormonali o di malattie sottostanti. Viene poi richiesto un esame del sangue per valutare testosterone e altri ormoni, funzionalità di fegato e reni. A completamento della visita è richiesta un’ecografia delle mammelle. Nel caso si riscontrino alterazioni in questi esami, verranno richiesti test di approfondimento. 

Il trattamento consiste nella terapia specifica della patologia di base qualora sia presente, oppure nella sospensione del farmaco qualora la ginecomastia sia dovuta a una specifica terapia. Altrimenti, in caso di ginecomastia senile, non è necessaria nessuna terapia farmacologica e si procede a monitorare il quadro per 6-12 mesi, poiché in alcuni casi può risolversi spontaneamente. Se la ginecomastia non regredisce da sola entro un anno e se costituisce un problema estetico per il paziente, è possibile ricorrere ad una correzione definitiva di tipo chirurgico, come la liposuzione o la mastoplastica riduttiva.


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