Cos’è l’osteoporosi

L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da riduzione e alterazioni qualitative della massa ossea che si accompagnano ad aumento del rischio di frattura. Sono considerate “primitive” le forme post-menopausali e senili. Le osteoporosi “secondarie” sono quelle determinate da un ampio numero di patologie e farmaci. L’osteoporosi rappresenta una malattia di rilevanza sociale e, in Italia, il 23% delle donne oltre i 40 anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni sono affetti da osteoporosi.
Tra gli anziani le fratture da fragilità per osteoporosi hanno rilevanti conseguenze, in termini sia di mortalità sia di disabilità motoria, con costi alti sia sanitari sia sociali.

Cosa comporta

Alto rischio di fratture: in Italia ogni anno ci sono circa 90.000 fratture di femore. Con conseguente aumento della mortalità (+ 20%), perdita di autonomia (20-30% dei casi), lunga assistenza sanitaria (20% dei casi), raddoppio del rischio di frattura dell’altro femore.
Riduzione della qualità della vita: incurvamento della colonna, riduzione di statura, dolore acuto e cronico, difficoltà respiratorie e problemi gastro-intestinali, depressione.

Chi è a rischio

Per l’osteoporosi, come per la maggior parte delle malattie che non hanno una sola causa, sono stati identificati diversi fattori di rischio. Ovviamente, più fattori di rischio sono presenti in una persona, più alta è la probabilità che si manifesti la malattia. Conoscere i fattori di rischio per l’osteoporosi è importante, sia perché su alcuni si può intervenire, sia perché in presenza di un rischio alto il medico potrà consigliare indagini specifiche per valutare meglio la situazione.
Tra i fattori di rischio maggiori troviamo: genere femminile, età avanzata, razza bianca o asiatica, familiarità per osteoporosi, eccessiva magrezza, dieta povera di calcio, carenza di vitamina D, vita sedentaria, dieta troppo ricca di proteine, dieta troppo ricca di fibre non digeribili, eccesso di fumo, alcol, caffeina, disturbi ormonali e malattie croniche. In più, anche l’uso di alcuni farmaci quali corticosteroidi, anticoagulanti e antiepilettici.

Come prevenirla

A qualunque età possiamo fare qualcosa per il nostro osso e per evitare che la nostra situazione peggiori in futuro.
La prevenzione dell’osteoporosi ha tre cardini:
1. dieta ricca di calcio, adeguata all’età (latte, yogurt, formaggio e, se necessario, un integratore alimentare a base di calcio);
2. moderata ma regolare attività fisica;
3. normale disponibilità di vitamina D, che serve ad assorbire il calcio nel nostro organismo; la vitamina D si forma nella pelle per azione della luce del sole, per cui in genere basta un po’ di vita all’aria aperta per avere quella che ci serve. A volte però può essere indicato un supplemento di vitamina D, soprattutto quando la pelle non è più in grado di sintetizzare la vitamina D necessaria.

Un piccolo approfondimento sull’esercizio fisico: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha incluso l’attività fisica regolare tra i fattori di cui è ben documentata la capacità di ridurre sensibilmente il rischio per obesità, diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, osteoporosi (specialmente nella popolazione maschile e femminile di età superiore ai 50-60 anni). Chi pratica esercizio fisico a carico gravitazionale (cioè in posizione eretta) ha una massa ossea maggiore rispetto a un soggetto sedentario. La riduzione della massa ossea può essere rallentata da una regolare pratica di un’attività fisica anche di intensità moderata.

Concludendo

L’osteoporosi è una malattia che in molti casi si può e si deve prevenire. La “qualità” del nostro osso si determina soprattutto nei primi 25-30 anni di vita, il periodo della crescita e dello sviluppo. Si può quindi dire che la vera prevenzione dell’osteoporosi deve iniziare fin da giovanissimi. Chi al termine dello sviluppo ha raggiunto un picco alto di massa ossea avrà per tutta la vita un rischio minore di osteoporosi. In ogni caso, meglio tardi che mai!

 

A cura di Carmela Rinaldi

 

Photo by Alex Perz on Unsplash

 

Bibliografia essenziale

  • Compendio sull’Osteoporosi, International Osteoporosis Foundation, 2017
  • Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro, Linee guida per la diagnosi, la prevenzione ed il trattamento dell’osteoporosi, 2016
  • Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, Linee Guida sulla gestione dell’Osteoporosi e delle Fratture da fragilità, 2018
  • Tan AM, LaMontagne AD, English DR, Howard P.Efficacy of a workplace osteoporosis prevention intervention: a cluster randomized trial. BMC Public Health. 2016 Aug 24;16(1):859.

 

Link utili

Articoli Correlati


Iscriviti alla Newsletter

* Richiesti

Scegli la newsletter

Consenso all’utilizzo dei datiAging Project userà le informazioni che fornisci al solo scopo di inviarti la newsletter richiesta.

Puoi annullare l'iscrizione in qualsiasi momento cliccando sul link che trovi nel footer dell'email. Per informazioni sulla Privacy Policy clicca qui.

Cliccando su "Acconsenti", accetti anche che le tue informazioni saiano trasferite a Mailchimp per l'elaborazione. Ulteriori informazioni sulle privacy di Mailchimp qui