Riferimento bibliografico

Allen J, Woolford M, Livingston PM, Lobchuk M, Muldowney A, Hutchinson AM. Informal carer support needs, facilitators and barriers in transitional care for older adults from hospital to home: A scoping review. J Clin Nurs. 2023 Oct; 32(19-20):6773-6795.

In sintesi

I caregivers informali sono le persone che, nel contesto domiciliare, si prendono cura di una persona affetta da una patologia cronica. In generale, in contesti di welfare familistico, questo ruolo è spesso ricoperto da membri del nucleo famigliare (spesso coniugi) o amici. L’articolo di Allen e colleghi sintetizza le evidenze sulle esperienze dei caregiver informali riguardo ai loro bisogni di supporto; i fattori facilitanti e viceversa le barriere per gli anziani con multimorbilità nella transizione dall’ospedale a casa. L’articolo identifica tre temi principali sui bisogni di supporto dei caregiver informali, quattro temi sui fattori facilitanti e sulle barriere, e cinque aree di ricerca emergenti. L’articolo offre anche implicazioni per la pratica infermieristica e per la ricerca, in particolar modo evidenziando l’importanza della comunicazione e delle relazioni tra i caregiver, gli anziani, i professionisti sanitari e le organizzazioni sanitarie.

Il contesto e il punto di partenza

Questa revisione tratta delle cure cosiddette di transizione per gli anziani con multimorbilità, ovvero affetti da due o più condizioni croniche che richiedono assistenza sanitaria. La multimorbilità è oggi una situazione comune e complessa, che comporta frequenti passaggi tra diversi servizi e ambienti sanitari. I caregiver informali, come familiari, amici e vicini, svolgono un ruolo cruciale nel sostenere gli anziani durante le transizioni assistenziali, ma nel fare ciò spesso non ricevono supporto adeguato da parte dei professionisti sanitari e delle organizzazioni sanitarie. Alcune revisioni precedenti hanno esaminato le esperienze, i bisogni, le barriere e i facilitatori dei caregiver informali riguardo alle cure di transizione (ospedale-casa) di anziani con specifiche condizioni, come l’ictus, o riguardo al processo decisionale. Tuttavia, poche revisioni si sono concentrate sulle prospettive dei caregiver informali riguardo agli aspetti sociali. Questa revisione è una delle prime a fornire una sintesi ampia ed esaustiva delle evidenze sulle esperienze dei caregiver informali riguardo ai loro bisogni di supporto, i fattori facilitanti e le barriere nella cura transizionale degli anziani con multimorbilità. In particolar modo si evidenzia l’importanza della comunicazione e delle relazioni tra i caregiver, gli anziani, i professionisti sanitari e le organizzazioni sanitarie. Essa inoltre mostra come le informazioni e l’istruzione siano importanti, ma non sufficienti, per sostenere i caregiver, che necessitano anche di sistemi che facilitino la coordinazione, la collaborazione e la continuità della cura.

Le caratteristiche dello studio

Gli autori hanno condotto una scoping review per sintetizzare le evidenze qualitative e quantitative emerse da diversi studi sulle esperienze dei caregiver informali riguardo ai loro bisogni di supporto, i fattori facilitanti e le barriere nella cura transizionale degli anziani con multimorbilità da ospedale a casa. Gli autori hanno consultato cinque banche dati: MEDLINE, CINAHL, EMBASE, PsycINFO e la Cochrane Library, estraendo gli studi pubblicati dal 2000 al 2022 e selezionando 9.736 articoli, di cui poi solo 18 sono risultati in linea con i criteri di inclusione. Il framework PAGER è stato utilizzato per mappare le evidenze, le lacune, le implicazioni per la pratica e le raccomandazioni per la ricerca.

I risultati ottenuti

Dei 18 articoli inclusi nella revisione, 13 studi contenevano dati qualitativi e 5 articoli presentavano dati quantitativi. Gli studi qualitativi hanno incluso un totale di 401 caregivers, mentre quelli quantitativi 2.773. Gli articoli sono stati pubblicati tra il 2000 e il 2021, con quattro articoli pubblicati dal 2000 al 2009, nove articoli pubblicati dal 2010 al 2019 e cinque articoli pubblicati dal 2020 al 2021, trend che suggerisce un crescente interesse della ricerca su questo argomento negli ultimi 12 anni. Gli studi sono stati condotti in Nord America (n= 9), Paesi dell’Europa occidentale (n= 4), Australia (n= 3), Medio Oriente (n= 1) e Taiwan (n= 1). Gli autori hanno identificato tre temi principali sui bisogni di supporto dei caregiver: (1) bisogno di essere preparati e coinvolti nella pianificazione della dimissione; (2) bisogno di fare da portavoce e partecipare al processo decisionale; (3) bisogno di supporto nel follow-up nella comunità. Hanno inoltre individuato quattro temi sui fattori facilitanti e le barriere: (1) le relazioni con l’anziano e i professionisti sanitari; (2) il coinvolgimento nella pianificazione della dimissione coordinata; (3) le strategie di comunicazione e informazione; (4) il follow-up basato sulla comunità. Infine, hanno sintetizzato cinque aree di ricerca emergenti: l’alfabetizzazione sanitaria dei caregiver; la cura basata sulla comunità; il coinvolgimento dei caregiver nella pianificazione della cura transizionale; le competenze comunicative dei professionisti sanitari in ambito ospedaliero e comunitario; le esperienze dei caregiver culturalmente diversi.

Limiti dello studio

Gli autori riconoscono alcuni limiti del loro studio, come la mancata valutazione della qualità degli studi inclusi, la possibile perdita di studi rilevanti a causa dei criteri di inclusione ed esclusione, la difficoltà di confrontare i risultati tra studi svolti con metodi diversi e la presenza di definizioni diverse di cure di transizione, caregiver informale e multimorbilità.

Quale la novità

Come già anticipato questo studio è uno dei primi a fornire una sintesi ampia ed esaustiva delle evidenze sulle esperienze dei caregiver informali nelle cure di transizione degli anziani con multimorbilità. La revisione mostra come le informazioni e l’istruzione siano importanti, ma non sufficienti, per sostenere i caregiver, che necessitano anche di sistemi che facilitino la coordinazione, la collaborazione e la continuità della cura.

Quali le prospettive

Questo studio offre delle implicazioni per la pratica infermieristica e la ricerca. Per la pratica infermieristica, suggerisce che gli infermieri dovrebbero adottare un approccio centrato sulla persona e sul caregiver, coinvolgere i caregiver nella pianificazione della dimissione, fornire loro informazioni chiare e tempestive, facilitare il collegamento con i servizi comunitari e monitorare il loro benessere. Per la ricerca, indica che sono necessari ulteriori studi per esplorare come migliorare i sistemi che supportano la comunicazione tra i caregiver, gli anziani e i professionisti sanitari, come promuovere l’alfabetizzazione sanitaria dei caregiver, come coinvolgere i caregiver culturalmente diversi e come valutare gli esiti della cura transizionale per i caregiver e gli anziani.

 

A cura di Angela Durante e Alberto Dal Molin


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