Teorie dell'invecchiamento

Introduzione

Perché viviamo così a lungo anche dopo l’età fertile? Perché alcuni 90enni hanno le capacità cognitive di un 40enne mentre altri mostrano deficit cognitivi precoci? Potremmo riportare questi e altri interrogativi a una domanda di fondo: come e perché invecchiamo?

di Redazione
Pillole di scienza
24 Giugno 2025

Ageismo tra professionisti sanitari: un problema reale?

Il fenomeno dell’ageismo nei professionisti sanitari è ancora poco esplorato, nonostante possa influire negativamente sulla qualità delle cure agli anziani. La revisione sistematica pubblicata nel 2024 analizza 15 studi condotti tra il 2014 e il 2024, evidenziando che la maggior parte degli operatori mostra atteggiamenti generalmente positivi verso gli anziani, ma con importanti variazioni legate a fattori sociodemografici, personali e lavorativi. Tra i fattori associati a livelli più elevati di ageismo figurano la scarsa conoscenza sull’invecchiamento, l’assenza di esperienza in ambito geriatrico, il sesso maschile e lo stato civile singolo.

10 Giugno 2025

Ottimizzazione dello status di vitamina D nella popolazione globale

L’articolo di Harvey et al. (2024) evidenzia come la vitamina D giochi un ruolo centrale nella salute muscolo-scheletrica, ma sottolinea l’importanza di un approccio orientato alla popolazione, non solo ai pazienti. Analizza la grande variabilità globale dei livelli di 25(OH)D e propone interventi efficaci come integrazione modesta e fortificazione alimentare. Le dosi consigliate per gli adulti sani sono 800-1000 UI/giorno di colecalciferolo, mentre l’uso di dosaggi in bolo è sconsigliato. Lo screening di massa per la carenza non è raccomandato, se non per sottogruppi a rischio. Infine, si segnala l’urgenza di standardizzare i metodi di misurazione per rendere comparabili i dati e migliorare la salute pubblica a livello globale.

5 Giugno 2025

Dieta chetogenica e tumori cerebrali: nuove evidenze e prospettive future

Uno studio su pazienti con glioblastoma mostra che la dieta chetogenica, associata alla terapia standard, può prolungare la sopravvivenza e normalizzare il metabolismo cerebrale. I risultati incoraggiano ulteriori ricerche su questo approccio innovativo