La scorsa estate è stata la terza più calda mai registrata in Italia dal 1800: la temperatura media estiva è aumentata di quasi 2°C, con punte che hanno superato i 40°C in molte città. I dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna confermano un cambiamento climatico sempre più rapido, che ha effetti concreti e diretti sulla nostra vita quotidiana.

Le ondate di calore colpiscono duramente, soprattutto le fasce più fragili della popolazione. Solo nell’agosto 2024, la mortalità nelle città italiane monitorate è aumentata dell’11%, con un picco del +13% al Centro-Sud, rispetto al +7% registrato al Nord. L’eccesso di decessi ha riguardato soprattutto gli over 85, a conferma del fatto che gli anziani, in particolare i grandi anziani, sono i più vulnerabili agli effetti del caldo estremo.

Perché gli anziani sono particolarmente a rischio

Gli anziani sono il gruppo più esposto agli effetti del caldo estremo, per motivi sia fisiologici che sociali.

Con l’avanzare dell’età, perdiamo progressivamente la capacità di regolare la temperatura corporea. La sudorazione, il primo meccanismo di difesa contro il calore eccessivo, diventa meno efficiente: le ghiandole sudoripare rallentano la loro attività e i vasi sanguigni perdono elasticità, rendendo più difficile disperdere il calore attraverso la pelle.

A questi cambiamenti fisiologici si aggiungono altri fattori, altrettanto rilevanti:

  • Comorbidità: la compresenza di malattie croniche, come problemi cardiaci, respiratori o il diabete, che rendono l’organismo più sensibile alle alte temperature.
  • Farmaci: molti farmaci possono interferire con la regolazione della temperatura o favorire la disidratazione.
  • Declino cognitivo: condizioni come la demenza possono compromettere la percezione del calore e della sete, portando a una inadeguata protezione dal caldo e a una idratazione insufficiente.
  • Isolamento sociale: chi vive da solo spesso non ha nessuno accanto che possa intervenire o monitorare la situazione durante un’ondata di calore.
  • Case poco adatte: molte abitazioni non sono ben isolate termicamente o non dispongono di sistemi di climatizzazione, rendendo difficile trovare sollievo nelle giornate più torride.

Il corpo di una persona anziana fatica molto di più ad adattarsi ai cambiamenti di temperatura: reagisce lentamente e con minore efficienza rispetto a quello di un giovane. E questo può fare la differenza tra un disagio sopportabile e un vero rischio per la salute.

Caldo e anziani: consigli pratici

Durante i giorni di gran caldo (livelli 2 e 3 del bollettino), gli anziani dovrebbero evitare di uscire di casa tra le 11:00 e le 18:00, quando le temperature raggiungono i picchi più alti. Anche i parchi e le aree verdi dovrebbero essere evitate nelle ore centrali della giornata, perché possono salire i livelli di ozono, aggravando eventuali disturbi respiratori preesistenti. Qualsiasi attività fisica intensa all’aperto andrebbe rimandata alle ore più fresche della giornata, preferibilmente al mattino presto o alla sera.

Quando non si può fare a meno di uscire, è importante proteggersi adeguatamente: indossare abiti leggeri, ampi e di colore chiaro, in tessuti naturali come cotone o lino, che favoriscono la traspirazione e aiutano a mantenere una temperatura corporea stabile. Non devono mancare cappello, occhiali da sole e una buona protezione solare.

Le persone con diabete dovrebbero prestare particolare attenzione all’esposizione al sole, poiché questa condizione può alterare la percezione della temperatura e la risposta del corpo al calore.

L’idratazione è essenziale, soprattutto per gli anziani, che spesso avvertono meno la sete. È consigliabile bere regolarmente durante la giornata, anche in assenza dello stimolo. L’alimentazione, in estate, dovrebbe essere leggera ma nutriente: meglio pasti piccoli e frequenti, a base di pasta, pesce, frutta e verdura di stagione, che garantiscono un apporto adeguato di liquidi e sali minerali. Meglio evitare cibi piccanti o elaborati, che aumentano la produzione di calore interno, così come bevande gassate e zuccherate, che danno solo un’illusione di idratazione. Alcolici e superalcolici vanno evitati, perché accentuano la sudorazione e il rischio di disidratazione. Anche il consumo di caffè va moderato per gli stessi motivi. Gli integratori di sali minerali possono essere utili, ma vanno assunti solo su indicazione medica, per evitare squilibri.

Anche la casa può offrire protezione dal caldo per gli anziani, se ci si organizza nel modo giusto. È utile tenere chiuse le imposte e abbassare le tende nelle ore più calde, soprattutto sulle finestre esposte a sud e sud-ovest. Le finestre vanno aperte solo al mattino presto e di notte, quando l’aria è più fresca. Se si possiede un climatizzatore, bisogna utilizzarlo con criterio: la temperatura ideale è tra i 24 e i 26°C, un range che garantisce comfort senza creare pericolosi sbalzi termici. In ambienti molto umidi, anche un deumidificatore può aiutare a rendere il caldo più sopportabile. I ventilatori, se usati, non devono mai essere diretti su persone, soprattutto se anziane o allettate, per evitare disidratazione cutanea. Per un sollievo immediato dal caldo, meglio fare docce o bagni con acqua tiepida (non fredda!) così da rinfrescare il corpo senza causare shock termici.

Il Piano Nazionale per affrontare le ondate di calore

Dal 2005 è attivo in Italia il Piano Operativo Nazionale per la Prevenzione degli Effetti del Caldo sulla Salute, che coordina le attività di previsione e prevenzione nelle città più esposte alle ondate di calore. Ogni estate, il Ministero della Salute attiva un sistema di allerta in 27 città, con bollettini giornalieri che segnalano i livelli di rischio (da 0 a 3) in base alle previsioni meteorologiche e ai dati sanitari locali. I bollettini sono consultabili sul sito del Ministero della Salute.

Uno degli elementi più innovativi del Piano è la creazione delle “anagrafi dei suscettibili” in 23 città: si tratta di registri che consentono di individuare le persone più a rischio e di attivare interventi mirati in loro favore. Le misure di protezione previste includono campagne informative, programmi di formazione per il personale socio-sanitario e sistemi di sorveglianza sanitaria attiva rivolti ai soggetti più vulnerabili. Quest’ultima viene organizzata in modo diverso da città a città: in alcune aree è affidata ai medici di medicina generale, in altre a operatori sociali appositamente formati.

Sul piano locale, molte amministrazioni hanno attivato protocolli di emergenza e servizi di supporto come visite domiciliari e consegna di farmaci a casa. A livello nazionale, il Ministero della Salute ha messo a disposizione il numero di pubblica utilità 1500, pensato per offrire ascolto e informazioni, in particolare alle persone fragili. Inoltre, è stato introdotto il “codice calore” nei pronto soccorso, per garantire priorità ai pazienti colpiti da malori legati alle alte temperature.

Le ondate di calore non possono più essere considerate eventi eccezionali: sono ormai parte della nostra nuova normalità, con cui dobbiamo imparare a convivere. La buona notizia è che i loro effetti negativi sono in gran parte prevedibili e prevenibili. Ognuno di noi può informarsi e adottare ogni giorno semplici comportamenti per proteggere la propria salute.

 

Riferimenti bibliografici

Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS) e del Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SiSMG) e degli accessi in pronto soccorso – Sintesi dei risultati estate 2024.

Ministero della salute. Ondate di calore. Bollettini delle ondate di calore.

Sistema Sanitario Regionale. Regione Lazio. Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute – Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS) e del Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SiSMG) e degli accessi in pronto soccorso. Estate 2024.

Protezione civile, Comune di Palermo. Cosa fare per – Ondate di calore.

Dutchen S. The Effects of Heat on Older Adults. Harvard Medicine, Autumn 2021.

Copernicus; Climate Change Service. Record ‘warm daytimes’ in southeastern Europe C3S seasonal lookback. Summer 2024

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