Le e-cigarette o sigarette elettroniche, dette anche “svapo”, sono dispositivi elettronici utilizzati in alternativa alle sigarette classiche, che producono un aerosol composto di acqua e liquido da svapo. Esso può contenere una dose variabile di nicotina, differenti aromi oppure il THC, componente della cannabis. L’uso della sigaretta elettronica è recente e proprio negli ultimi anni il mercato si è ampliato enormemente, soprattutto tra i giovani e giovanissimi e tra chi cerca di smettere di fumare la sigaretta classica. In questo caso il motivo di ricorrere allo svapo è quello di scalare progressivamente la dose di nicotina, in modo simile ai cerotti transdermici alla nicotina; sebbene questo ragionamento possa sembrare adeguato, tuttavia non è supportato da nessuna indicazione medica e non esistono nemmeno studi scientifici che ne provino l’efficacia.

Un punto di forza commerciale, sfruttato dalla pubblicità dello svapo, è l’assenza dei prodotti di combustione ed in particolare del tabacco, che sta invece alla base dei danni del fumo di sigaretta.

Ma ciò basta per definire la sigaretta elettronica un prodotto sicuro? Certamente no.

Infatti, non ci sono studi sulla sicurezza e sulla riduzione del rischio di sviluppare il tumore del polmone, la più temibile complicanza del fumo di sigaretta; d’altro canto ci sono invece numerosissime segnalazioni di eventi avversi, soprattutto polmonari, provocati dalla sigaretta elettronica. Una recente review ha raccolto dati provenienti da diversi Paesi che dimostrano l’associazione tra lo svapo e numerose patologie. Oltre alla nota relazione con tosse e dispnea, si sono osservate diverse patologie polmonari, anche gravi, tra cui crisi asmatiche, pneumotorace, polmonite, fino alla temibile sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS). Sono stati segnalati anche casi di avvelenamento da nicotina per ingestione del liquido da svapo.

Come per il fumo di sigaretta, i rischi non si limitano all’apparato respiratorio. I fumatori di sigaretta hanno un rischio aumentato del 30-40% di sviluppare diabete mellito di tipo 2 rispetto ai non fumatori, e il rischio è tanto maggiore quanto è maggiore il numero di sigarette giornaliere. In modo simile, è stato osservato un maggior rischio di sviluppare la condizione di “prediabete” tra i fumatori di e-cigarette rispetto ai non fumatori.

In conclusione non conosciamo ancora tutti i rischi che derivano dal fumo della sigaretta elettronica, ma ne stanno emergendo diversi nel corso degli anni, sempre più visibili a causa della grande diffusione del suo utilizzo.

Referenze:

 

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