Riferimento bibliografico

Sarris, J., Thomson, R., Hargraves, F. et al. Multiple lifestyle factors and depressed mood: a cross-sectional and longitudinal analysis of the UK Biobank (N = 84,860). BMC Med 18, 354 (2020). https://doi.org/10.1186/s12916-020-01813-5

In sintesi

Questo studio evidenzia come vi sia correlazione tra umore depresso e stile di vita, confrontando un gruppo di pazienti con disturbo depressivo maggiore (MDD) con un altro di controllo (HC).

Contesto e punto di partenza

In letteratura esistono molti studi che pongono in relazione umore depresso ed espressioni dello stile di vita individuale come dieta, attività fisica, sonno, assunzione di alcol e fumo di tabacco. Scarseggiano però studi longitudinali che esaminino come i fattori dello stile di vita siano correlati all’umore depresso e come queste relazioni possano differire negli individui con disturbo depressivo maggiore (MDD) e nelle persone che non presentano alterazioni dell’umore (controlli sani – HC).

Le caratteristiche dello studio

Si tratta di uno studio longitudinale che valuta le relazioni tra sei fattori chiave dello stile di vita (mediante self-report) e l’umore depresso (rilevato mediante il Patient Health Questionnaire) in individui con disturbo depressivo maggiore (presente in anamnesi o al momento dello studio) e in un gruppo di controllo. Sono state eseguite analisi trasversali con il campione della biobanca del Regno Unito (84.860 partecipanti) e sono state condotte analisi longitudinali in coloro che hanno completato il follow-up sulla salute mentale.

I risultati ottenuti

L’analisi trasversale ha mostrato che, in entrambi i gruppi, l’attività fisica, la dieta sana e la durata ottimale del sonno erano associate a una minore frequenza di umore depresso (OR da 0,62 a 0,94), mentre il tempo a contatto con gli schermi e il fumo di tabacco erano associati a una maggiore frequenza di umore depresso (OR da 1,09 a 1,36). Nell’analisi longitudinale, i fattori dello stile di vita che sono risultati protettivi nei confronti della presenza di umore depresso in entrambi i gruppi considerati sono la durata ottimale del sonno (MDD OR = 1,10; HC OR = 1,08;) e un minore tempo di visualizzazione dello schermo (MDD OR = 0,71; HC OR = 0,80;)

È stata notata anche una significativa relazione tra dieta sana e MDD (p = 0,024): mentre una buona dieta risulta protettiva nei confronti dell’umore depresso nei controlli sani (OR = 0,92; p = 0,045), non si sono evidenziate associazioni con l’umore nel gruppo con MDD. In un’analisi trasversale (OR = 0,91), una maggiore frequenza di consumo di alcol è stata sorprendentemente associata a una ridotta frequenza di umore depresso nel MDD, ma non nel gruppo di controllo.

Quali le prospettive

Il fumo di tabacco, l’eccessivo tempo trascorso davanti a uno schermo e alcuni schemi alimentari errati aumentano l’incidenza di umore depresso e ne facilitano l’esacerbazione nei casi in cui questo sia già presente. Questi fattori sono quindi da tenere in considerazione nel momento in cui si cerca di prevenire o di trattare precocemente disturbi di questo tipo.

 

A cura di Patrizia Zeppegno


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