Notizia in breve
Movember, baffi e prevenzione
Movember è la campagna globale che ogni novembre invita gli uomini a farsi crescere i baffi per sensibilizzare sulla salute maschile. L’iniziativa nasce in Australia e promuove la prevenzione contro il cancro alla prostata, il cancro al testicolo e i disturbi della salute mentale.
Il cervello dei superager e la forza delle relazioni
I superager presentano caratteristiche che li differenziano nettamente dai loro coetanei. Le ricerche di neuroimaging, gli studi cellulari e le analisi post-mortem mostrano una combinazione unica di resilienza e resistenza ai cambiamenti tipici dell’invecchiamento cerebrale.
Il futuro nel piatto: tra carne di laboratorio e insetti croccanti
Ogni volta che riempiamo il carrello, compiamo una scelta: per la nostra salute e per quella del pianeta. Non serve diventare vegani da un giorno all’altro o iniziare subito a mangiare grilli (anche se pare siano croccanti come pop corn e con un retrogusto di nocciola): basta un pizzico di consapevolezza in più. Perché il cibo deve restare un piacere, ma può diventare anche un gesto di cura. Per noi e per la Terra.
Diabete e comunità digitali
Questo studio dimostra come la ricerca di informazioni su internet e la condivisione delle esperienze sui social può aiutare le persone affette da diabete a conoscere meglio la propria patologia e le sue complicanze, a migliorare la dieta, lo stile di vita, la cura di sé e la gestione della terapia farmacologica.
Uno stile di vita sano dopo gli 80 anni: il segreto per diventare centenari
Uno studio su Jama Open Network conferma che adottare uno stile di vita sano dopo gli 80 anni può aumentare le probabilità di diventare centenari. Basato sui dati del Chinese Longitudinal Healthy Longevity Survey, lo studio mostra che non fumare, fare esercizio fisico e seguire una dieta varia sono fondamentali per una maggiore longevità.
SuperAgers: il segreto per invecchiare meglio
Il cervello dei SuperAgers è meno atrofizzato perché nel loro caso l’atrofia cerebrale procede più lentamente e sono mantenute più connessioni con la corteccia frontale. Ma perché questo accade?








