Teorie dell'invecchiamento
Scheda teoria
L’ageismo nell’IA non è soltanto un problema tecnico, ma qualcosa che si dipana a livello di relazioni interpersonali, di discorsi e di immaginario, di progettazione e di politiche. Pertanto si tratta di un’area di studi che dovrebbe coinvolgere in modo collaborativo gerontologi, sociologi, filosofi, avvocati, eticisti, medici, informatici, data scientist e ingegneri.
Lo stereotipo che invecchiare sia sinonimo di decadimento complessivo sembra influenzare l’autostima delle persone anziane e avere effetti negativi sulla loro salute. Anche piccoli cambiamenti nell’atteggiamento culturale delle comunità possono aiutare a comprendere le conseguenze negative degli stereotipi legati all’età e a porvi rimedio.
Al centro di questo modello teorico dei processi di invecchiamento, il Conforto restituito dall’adesione a una fede religiosa sembra essere la parola chiave per perseguire un benessere psico-fisico nella terza età
L’idea di invecchiamento con successo o positivo rappresenta la base di una delle più conosciute teorie dell’invecchiamento, che ha contribuito a mantenere funzionalità, autonomia e migliorare la qualità della vita negli anni.
La teoria SAVI, acronimo che origina dalle iniziali di Strength And Vulnerability Integration, studia l’esperienza emotiva durante l’arco della vita mettendo al centro i concetti di forza e vulnerabilità, e facendoli dialogare fra loro.
La SOC Theory suggerisce che è la capacità autoregolatoria della persona a consentire la massimizzazione dei risultati e la compensazione delle perdite
Secondo la teoria della senescenza cellulare, all’interno della cellula vi è un “orologio biologico”, che segnala di interrompere la replicazione.
Teoria secondo cui l’invecchiamento, a livello cellulare, è dovuto a cambiamenti nell’espressione di alcuni geni dopo il raggiungimento della maturità riproduttiva.
La teoria dell’attività, elabo…
La teoria dei radicali liberi…
La teoria del disimpegno può essere considerata la prima delle teorie dell’invecchiamento nell’ambito della gerontologia sociale. Secondo questa teoria l’invecchiamento comporta naturalmente un progressivo, universale e ubiquo abbandono della vita sociale da parte dell’individuo

I principali modelli alimentari correlati ad un invecchiamento sano
L’articolo analizza i principali modelli alimentari associati all’invecchiamento sano: dieta mediterranea, dieta a base vegetale e dieta nordica. Basato su studi recenti (2019–2025), approfondisce il ruolo di nutrienti e molecole bioattive, come i fenoli dell’olio d’oliva, nel ridurre stress ossidativo e rischio di malattie croniche legate all’età. Sottolinea l’importanza di politiche e stili di vita che promuovano un invecchiamento sano e attivo.
Alzheimer: stile di vita sano come prevenzione terziaria
Lo studio analizza l’efficacia di uno stile di vita sano nella prevenzione terziaria dell’Alzheimer. Dopo 20 settimane, i pazienti che hanno seguito una dieta equilibrata, esercizio fisico e gestione dello stress hanno mostrato un rallentamento del declino cognitivo.
Dieta mediterranea e rischio demenza: nuova arma di prevenzione per Alzheimer?
Una revisione su oltre 65.000 individui evidenzia l’associazione tra dieta e demenza. Seguire un’alimentazione sana, come la dieta mediterranea, può ridurre il rischio di declino cognitivo e Alzheimer, con effetti protettivi sulla funzione cerebrale.