Teorie dell’invecchiamento
Perché viviamo così a lungo anche dopo l’età fertile?
Perché il nostro corpo cambia con il passare del tempo?
Perché non invecchiamo tutti allo stesso modo?
Potremmo riportare questi interrogativi a una domanda di fondo: come e perché invecchiamo?
Da sempre gli esseri umani hanno cercato di dare risposte a questa domanda, prima con l’arte, il mito, la letteratura e la filosofia, poi anche con la scienza.
Con questa sezione del sito vogliamo fare spazio alle teorie dell’invecchiamento elaborate in biologia, filosofia, psicologia e nel dialogo interdisciplinare fra diversi ambiti di ricerca.
Elaborare una teoria significa sviluppare un sistema coerente di idee che permetta di spiegare e comprendere un insieme di dati empirici. Le teorie non sono generalizzazioni empiriche e nemmeno modelli. Che cos’è, come nasce e a cosa serve una teoria.
Perché viviamo così a lungo anche dopo l’età fertile? Perché alcuni 90enni hanno le capacità cognitive di un 40enne mentre altri mostrano deficit cognitivi precoci? Potremmo riportare questi e altri interrogativi a una domanda di fondo: come e perché invecchiamo?
Ramakrishnan esplora le cause dell’invecchiamento: evoluzione orientata alla riproduzione, danni cumulativi, ruolo di mTOR, senescenza e p53. L’invecchiamento nasce dal bilancio tra difesa dal cancro e degrado cellulare. Consiglia stili di vita che riducano lo stress metabolico.
Dibattito fine vita in Italia persiste. Quadro legislativo incompleto nonostante basi solide. Intervista a prof. Luca Savarino illustra storia, sentenza Corte 2019, aspetti etici e giuridici.
L’ageismo nell’IA non è soltanto un problema tecnico, ma qualcosa che si dipana a livello di relazioni interpersonali, di discorsi e di immaginario, di progettazione e di politiche. Pertanto si tratta di un’area di studi che dovrebbe coinvolgere in modo collaborativo gerontologi, sociologi, filosofi, avvocati, eticisti, medici, informatici, data scientist e ingegneri.
Lo stereotipo che invecchiare sia sinonimo di decadimento complessivo sembra influenzare l’autostima delle persone anziane e avere effetti negativi sulla loro salute. Anche piccoli cambiamenti nell’atteggiamento culturale delle comunità possono aiutare a comprendere le conseguenze negative degli stereotipi legati all’età e a porvi rimedio.
Riduzione della terapia antipertensiva in anziani residenti in strutture assistenziali
Lo studio RETREAT-FRAIL mostra che la riduzione della terapia antipertensiva negli anziani fragili in RSA è sicura, riduce la polifarmacoterapia e non modifica la mortalità, con un lieve aumento pressorio ma senza effetti avversi rilevanti.
Esercizio fisico e tumori cerebrali: nuove evidenze e prospettive future
Nuove evidenze suggeriscono che l’esercizio fisico e tumori cerebrali siano collegati: l’attività fisica può modulare immunità, infiammazione e microambiente tumorale, potenziando l’efficacia delle terapie nel glioma.
Qualità del sonno e invecchiamento cerebrale: ruolo dell’infiammazione sistemica e conseguenze per il declino cognitivo
Una scarsa qualità del sonno accelera l’invecchiamento cerebrale aumentando il Brain Age Gap. Lo studio mostra che l’infiammazione sistemica media parte di questo effetto. Il sonno emerge come un fattore modificabile per ridurre declino cognitivo e rischio di demenza.







