La sarcopenia è una perdita di massa muscolare tipica dell’età avanzata: un’alimentazione inappropriata può essere una delle cause

A partire dai 50 anni di età si assiste ad una progressiva e generalizzata perdita di massa muscolare (1-2% per anno) e forza muscolare (1.5-5% per anno). Ne deriva che molte persone anziane possono manifestare difficoltà nello svolgimento delle normali attività giornaliere e presentare un aumentato rischio di cadute, fratture e disabilità, con conseguente peggioramento della qualità di vita. Questo declino funzionale età-correlato, descritto per la prima volta dal Dott. Rosenberg alla fine degli anni 80, prende il nome di sarcopenia, dal greco sarx (carne) e penia (carenza).  La sarcopenia può essere considerata come il substrato biologico della fragilità, ovvero di quella sindrome che pone l’anziano in uno stato di aumentata vulnerabilità e ridotta resilienza nei confronti di eventi stressori (traumi/malattie).

Il rapporto tra sarcopenia e alimentazione

Tra le cause di sarcopenia, oltre all’età, si possono riconoscere patologie infiammatorie e neurologiche, allettamenti prolungati, ma anche uno stile di vita sedentario e un’alimentazione inappropriata, sia in termini di energia che di alcuni nutrienti, in particolare proteine. Recenti evidenze dimostrano che una malnutrizione proteica cronica è in grado di aumentare il rischio di sarcopenia severa di circa 4 volte. Tuttavia, attraverso esercizi di resistenza e soprattutto una corretta alimentazione è possibile rallentare questo progressivo decadimento della funzionalità muscolare.

Oltre alla quantità di calorie necessarie per mantenere un peso corporeo ottimale, la principale strategia nutrizionale è rappresentata da una dieta che garantisca un congruo apporto giornaliero di proteine, tale da superare la ridotta capacità di sintesi proteica muscolare che si riscontra tipicamente nell’anziano rispetto al soggetto più giovane. Oggi si ritiene che l’apporto proteico giornaliero ottimale negli over 65, in assenza di patologia acuta o cronica, sia di 1-1.2 g di proteine per kg di peso corporeo. Quindi per una persona di 60 kg circa 60-70 g di proteine al giorno.

Proteine: quante e quali?

Ma come deve essere distribuita questa quantità di proteine nell’arco della giornata? È opportuno inserire un alimento fonte di proteine ad ogni pasto principale (colazione, pranzo e cena), in modo da ottimizzare l’azione di stimolo sulla sintesi proteica a livello muscolare. È sconsigliato quindi concentrare l’apporto di proteine in uno solo dei pasti principali.

Ma quali proteine? È ampiamente dimostrato che sono le proteine di origine animale, rispetto alle vegetali, a svolgere la maggior azione protettiva sulla perdita di massa e forza muscolare. Quindi, latte o yogurt (quello greco ha il maggior contenuto di proteine) a colazione, mentre formaggi, carne, pesce, uova ma anche legumi se abbinati a cereali (es. pasta e fagioli) non dovrebbero mancare a pranzo e cena. Tutti alimenti, questi, ricchi di leucina, un aminoacido essenziale, considerato il principale attivatore del processo di sintesi a livello delle fibre muscolari.

Senza dimenticare poi che il pesce (da consumare almeno 3 volte/settimana), in particolare quello più ricco in acidi grassi omega-3, come sgombri, sardine, tonno e salmone, svolge una importante azione antinfiammatoria, utile nell’aumentare l’efficacia delle proteine a livello muscolare, attraverso la riduzione della resistenza anabolica.

Non solo proteine: l’alimentazione corretta in età avanzata

Nell’ambito di una visione olistica delle raccomandazioni nutrizionali, che deve avere come fine ultimo la salute ed il benessere dell’individuo, è consigliabile favorire il consumo di latte e derivati a minor contenuto di grassi e, tra le carni, di quelle bianche, private del grasso visibile. Non deve poi mancare l’assunzione giornaliera di 5 porzioni tra frutta e verdura, preferibilmente di stagione, i cui effetti protettivi sulla muscolatura sembrano correlarsi all’azione antiossidante e antinfiammatoria svolta da alcuni componenti come selenio, carotenoidi, polifenoli ed agli effetti tampone antiacido svolta dai sali di potassio.

Anche la vitamina D riveste un ruolo centrale rispetto alla funzione muscolare. È quindi importante assumere alimenti ricchi di questo micronutriente, come i già citati pesci “grassi”, il latte (delattosato per gli intolleranti al lattosio), lo yogurt, i formaggi (2 volte a settimana), le uova (2-4 a settimana), oltre ad aumentare l’esposizione al sole (con le dovute precauzioni nei mesi estivi) e ricorrere a supplementazioni solo in presenza di documentati bassi valori ematici, secondo indicazioni mediche.

Strategie nutrizionali per esigenze specifiche

Tuttavia, nel soggetto anziano, è frequente il riscontro di insufficienti apporti nutrizionali per svariate ragioni, tra cui disabilità fisica, difficoltà di masticazione, alterata deglutizione (disfagia), mancanza di appetito (anoressia), polipatologie e plurime terapie farmacologiche. Di conseguenza, per il raggiungimento del fabbisogno proteico, può essere necessario ricorrere a specifiche strategie nutrizionali, come l’utilizzo di alimenti proteici di facile masticazione (es. pesce, uova) o l’elaborazione di pasti ad elevata densità calorico-proteica, di consistenza modificata (morbida o cremosa) soprattutto se in presenza di disfagia. Nonostante ciò, in caso di ingesta persistentemente inadeguate, può essere indicata, dopo valutazione medica specialistica, la supplementazione con integratori orali proteici o calorico-proteici muscolo-specifici, arricchiti di leucina o del suo metabolita attivo, il beta-idrossi-beta-metilbutirrato (HMB).

E poi… tanto, tanto movimento!

A cura di Sergio RisoDirettore Struttura Complessa Scienza dell’Alimentazione e Dietetica – AOU “Maggiore della Carità” Novara
Vice Presidente SINPE (Società Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo)

 

BIBLIOGRAFIA

  • S.M. Robinson, J.Y. Reginster, R. Rizzoli et al. Does nutrition play a role in the prevention and management of sarcopenia? Clinical Nutrition 2018
  • J. McKendry, B.S. Currier, C. Lim, J.C. Mcleod, A,C.Q. Thomas, S.M. Phillips. Nutritional supplements to support resistance exercise in countering the sarcopenia of aging. Nutrients 2020

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