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Digiuno intermittente: evidenze e falsi miti da sfatare
Alcuni studi hanno evidenziato che il digiuno intermittente comporti un miglioramento nella sensibilità all’insulina, cioè nella capacità dell’organismo di regolare la glicemia. In soggetti con prediabete o diabete di tipo 2, questo effetto potrebbe rivelarsi particolarmente utile. Altri risultati suggeriscono una possibile riduzione della pressione arteriosa e del colesterolo, con benefici complessivi sul profilo cardiovascolare.
In viaggio dopo i 65 anni: un’opportunità da non perdere
Negli ultimi decenni, viviamo più a lungo e, fortunatamente, anche in condizioni migliori. Grazie ai progressi della medicina e a un aumento di benessere generale della popolazione, l’Europa sta diventando sempre più “grande d’età”. Secondo Eurostat, al 1° gennaio 2024 oltre una persona su cinque ha più di 65 anni, e questa percentuale è in costante crescita. Nel frattempo, il numero di bambini e giovani si riduce, e la classica piramide dell’età ha cambiato forma: oggi è più simile a un diamante, con una base più stretta e una parte superiore sempre più ampia.
Un risotto fatale: pregi e difetti del “falso zafferano”
Il colchico è una pianta erbacea bulbosa che fiorisce in autunno, da cui la seconda parte del nome, autumnale. Il primo nome, Colchicum, deriva invece dall’antico regno leggendario della Colchide, una regione sul Mar Nero dove sembra che questa pianta fosse particolarmente diffusa. La confusione generata dal riconoscimento del colchico interessa sia il fiore, che può essere confuso con lo zafferano, sia le foglie, molto simili a quelle dell’aglio orsino, che invece è commestibile.
Gli antinutrienti
Come è noto, la piramide alimentare predilige gli alimenti di origine vegetale. Questo è motivato dal fatto che gli alimenti vegetali hanno pochi grassi saturi, sono ricchi di fibre, vitamine e sali minerali, aiutano a prevenire malattie come diabete, obesità, problemi cardiovascolari e infine, dato non trascurabile, hanno un minore impatto ambientale rispetto agli alimenti di origine animale.
Dai rituali scaramantici ai disturbi ossessivo-compulsivi
Il cervello umano è sempre alla ricerca di schemi e connessioni: in situazioni di incertezza o mancanza di controllo (come una partita o un esame, appunto) la scaramanzia offre una sensazione illusoria di poter influenzare l’esito. Se poi si supera l’esame, il cervello rilascia dopamina, un neurotrasmettitore associato al piacere e alla ricompensa, e ciò rinforza il comportamento: così è probabile che all’esame successivo si torni a indossare la stessa camicia.
“Sotto questo sole”: come proteggere la nostra pelle durante la stagione estiva
È fondamentale proteggere la pelle, limitando la permanenza all’aperto nelle ore più calde della giornata, ma soprattutto indossando indumenti protettivi (in particolare tessuti a trama spessa e in colori scuri, che proteggono più efficacemente degli indumenti chiari e leggeri che siamo soliti indossare d’estate), cappello e occhiali da sole, e utilizzando abitualmente creme solari ad alta protezione.