Pillole di scienza

Assistenza territoriale

Uno studio su pazienti con glioblastoma mostra che la dieta chetogenica, associata alla terapia standard, può prolungare la sopravvivenza e normalizzare il metabolismo cerebrale. I risultati incoraggiano ulteriori ricerche su questo approccio innovativo

Un breve intervento basato su attività fisica regolare, dieta equilibrata e supporto psicologico in anziani residenti in RSA ha mostrato effetti benefici nel modulare lo stress ossidativo e migliorare la funzionalità mitocondriale endoteliale. I risultati suggeriscono un potenziale effetto anti-invecchiamento, aprendo nuove prospettive per strategie terapeutiche e prognostiche.

Questa scoping review ha analizzato quattro strumenti per misurare la complessità assistenziale negli over 65 a domicilio. Il Patient Complexity Instrument e il Flourish Index emergono come i più efficaci per una valutazione olistica dei bisogni socio-sanitari.

Il trial StayingUpRight ha testato l’efficacia dell’esercizio fisico nella prevenzione delle cadute nelle RSA. I risultati non hanno mostrato differenze significative, probabilmente a causa dell’aderenza limitata e dell’interruzione dovuta alla pandemia.

Lo studio analizza la relazione diadica tra paziente e caregiver nello scompenso cardiaco. Un rapporto collaborativo migliora la gestione della malattia, riduce i ricoveri e favorisce il benessere di entrambi. Un approccio condiviso è essenziale per ottimizzare l’assistenza.

Lo studio evidenzia che il volontariato è un’attività benefica per gli anziani, migliorando la soddisfazione di vita, l’autostima e la socialità. I benefici emergono nel medio-lungo termine e supportano l’idea che il volontariato possa essere prescritto per favorire un invecchiamento sano.

L’invecchiamento a casa per anziani fragili comporta spese extra non coperte dal sistema sanitario, tra cui assistenza domiciliare, farmaci, trasporti e adattamenti domestici. Questi costi gravano su pazienti e caregiver, evidenziando una sfida economica e sociale globale.

Uno studio evidenzia che suonare il pianoforte migliora la memoria di lavoro, la velocità di elaborazione e la fluidità verbale negli anziani. Favorisce inoltre il benessere psicosociale, riducendo l’isolamento e migliorando la qualità della vita.

Un’analisi globale rivela che avere solide connessioni sociali può rallentare il declino cognitivo negli anziani. Essere sposati o coinvolti in attività di comunità protegge contro il deterioramento della memoria, con effetti che variano tra uomini e donne

Un recente studio esplora l’impatto del particolato e di altri inquinanti sulla disabilità fisica degli anziani, rilevando che esposizioni a lungo termine a certi inquinanti, come il particolato grossolano, aumentano il rischio di limitazioni funzionali.

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